mercoledì 22 novembre 2017

Forlì la strage continua nell'apparente indifferenza generale...non uccidiamo due volte la dignità dei conigli del parco urbano F. Agosto

Fonte: Forlì Today

Cosa sta succedendo a Forlì? Perché, dopo il grande scalpore del 24 ottobre, poi tutto sembra essere cessato? E che fine hanno fatto i conigli del Parco Urbano "F. Agosto"?

Tanto rumore per nulla, diceva un tempo il buon Shakespeare e qui invece, oggi, ci troviamo di fronte alla condizione opposta: tanto silenzio per troppo...troppo dolore, troppa crudeltà, troppa sofferenza, insomma troppo e basta!

Sto parlando della sorte delle centinaia di conigli del Parco Urbano "F. Agosto" di Forlì, dove da un mese circa la cattura e l'uccisione di questi poveri animali va avanti e nulla sembra riuscire a fermarla.

Il tutto è ufficialmente iniziato lo scorso 24 ottobre, malgrado le proteste del mondo animalista e lo sdegno generale.

Nel corso dei giorni, così, decine e decine di conigli sono stati catturati e poi uccisi con il gas, senza più tener conto di animali sani e malati, come si era detto inizialmente, ma creando una condizione di convivenza forzata, per cui con molta probabilità anche alcuni soggetti sani si sono infettati ed hanno dato l'alibi alle istituzioni per eliminarli.

Il Sindaco di Forlì, il giorno stesso in cui si è dato il via libera alla cattura, ha bloccato i commenti degli animalisti sotto i post del parco, dando ulteriore prova - se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, della propria insensibilità di fronte a tale tematica.

Ed oggi la situazione qual'è? Le catture continuano e le foto del parco, per chi è ancora sul posto e riesce a farle, sono raccapriccianti. Teste mozzate e scenari devastanti, con i cacciatori (così vengono chiamati gli addetti alla cattura) che recuperano gli animali catturati e, dalle gabbie, li trasferiscono poi direttamente alla meta finale del loro viaggio, dove verranno uccisi con il gas.

Una situazione assurda, di cui però non si parla più. Anche i blog e i giornali più attenti alle problematiche animaliste sembra siano spariti, forse impegnati in altro o forse distratti da notizie più attraenti rispetto alla morte di centinaia di conigli?

E le associazioni, che stanno facendo? Chi sta ancora tentando di fermare questa strage degli innocenti in versione lapina? Purtroppo non stando sul posto e non essendoci comunicati stampa ufficiali è difficile capire cosa stia realmente accadendo.

Su facebook è stata, comunque, creata una pagina dedicata proprio a Forlì, che si chiama senza mezzi termini o giri di parole Forlì. il parco degli orrori e, al suo interno, sono visibili foto del luogo e documenti, che testimoniano come si stia ancora procedendo lentamente alla soppressione dei conigli.

Come sempre il silenzio e l'indifferenza uccidono due volte e questo proprio non è giusto, soprattutto quando a farne le spese sono creature innocenti, che hanno la sola colpa di essere state prese e abbandonate in un parco (perché  per liberarsene faceva comodo raccontarsi che sono animali liberi in natura), poi nuovamente prese e, questa volta, condannate a morte. Creature innocenti, vittime come sempre della superficialità umana.

Tacere e far finta di nulla non può essere la soluzione. Infatti, Forlì è solo l'inizio e questo chi ha esperienza di conigli ben lo sa. Le città sono, ormai, invase da questi piccoli amici a 4 zampe, che tentano di sopravvivere in parchi e ville cittadine e che, prima o poi, saranno notati, tacciati di essere elementi di disturbo e, quindi, eliminati.

La scelta amministrativa di sterminarli con il gas è un macabro apri pista per decisioni future. Così come si è fatto con le nutrie o con i cinghiali, ora con i conigli e le prossime vittime quali saranno?

Al momento sembra ci siano ancora dei conigli sani al parco F. Agosto e su questi soprattutto bisogna puntare l'attenzione generale per preservarli e tutelarli.

Il sangue, che sta tingendo di rosso la terra di Forlì, lo stiamo facendo scorrere anche noi, se decidiamo di girarci dall'altra parte o di far finta di non vedere ciò che accade.
Sabrina Rosa
lecronacheanimali@gmail.com

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