venerdì 23 febbraio 2024

Sabato 24 e domenica 25 febbraio torna a Roma Quattrozampeinfiera, un intero fine settimana dedicato ai nostri amici pelosi

Il prossimo fine settimana capitolino sarà dedicato completamente a cani e gatti, torna infatti la manifestazione Quattrozampeinfiera, che, come sempre, vedrà tantissime iniziative volte a promuovere la conoscenza dei cani, anche sotto aspetti e punti di vista spesso trascurati, come la loro utilità quando si tratta di salvataggio in acqua o di trovare persone disperse. 

Una due giorni in cui sarà quindi possibile incontrare addestratori, rivenditori che consentiranno quindi di capire e di scegliere rispetto ai cibi più adatti ai nostri amici a quattro zampe, avere consigli di esperti e soprattutto divertirsi e giocare grazie alle diverse iniziative organizzate, sia per i cani, che possono ovviamente entrare liberamente all'interno della mostra, che anche per i bambini.

Presenti, tra le altre realtà, ad esempio, Disc Dog, che permetterà a tutti quelli, che vorranno farlo, di gareggiare, cimentandosi in prove di destrezza per afferrare un disco, o anche Canicross che organizzerà una corsa su sterrato e sulle corte distanze, da farsi con il cane che ha addosso una particolare imbragatura, specifica per questa attività. Ma ci saranno anche Dog Agility e Hoopers e molte altre ancora, tanto per citarne alcune di quelle che hanno come obiettivo quello di far passare del tempo in modo piacevole ai cani ed ai loro amici umani.

I visitatori potranno inoltre ammirare da vicino un elefante a grandezza naturale, realizzato completamente con dei rifiuti, ed ideato da Almo Nature, un'azienda della Fondazione Capellino, che ha come obiettivo quello di far riflettere sui danni provocati dal riscaldamento globale del nostro pianeta.

Per chi volesse poi adottare un cane o avere informazioni su adozioni a distanza o altro sarà possibile parlare con i volontari dell'associazione Un tesoro di cane OdV onlus, che sarà presente con uno stand e che sarà a completa disposizione di chi volesse saperne di più. 

Inoltre ci saranno medici veterinari, che interverranno in caso di necessità e daranno importanti suggerimenti in caso di primo soccorso da farsi ad animali in difficoltà.

Insomma un programma intenso, che consentirà di tornare a casa sapendone molto di più sui nostri amici a quattro zampe, divertendosi insieme ed imparando proprio come fanno loro, ossia attraverso il gioco e l'esperienza diretta. Tantissime le cose da provare, da scoprire e da sperimentare....

Se volte saperne di più, di seguito alcune informazioni di carattere pratico:

Quando: Sabato 24 febbraio e domenica e domenica 25 febbraio alle 10:00 alle 19:00 - chiusura casse ore 18:00.

Dove: FieraRoma.

Ingresso gratuito per: bambini (0-10 anni non compiuti), cani e gatti.

Biglietto intero: € 12,00. Biglietto scontato: € 9,00 con riduzione di € 3,00 scaricabile online su quattrozampeinfiera.it. Biglietto online: € 8,50 su quattrozampeinfiera.it.

Per ulteriori informazioni e dettagli sull'evento, è possibile contattare l'organizzazione tramite email all'indirizzo info@quattrozampeinfiera.it o telefonando al numero 0362.1636218. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito www.quattrozampeinfiera.it

@ brinarosa70
@le_cronache_animali_blog









Il bene che fa bene due volte...segui la campagna L'uovo sospeso, con un solo gesto doni un uovo a un bambino ed apri la gabbia di un cane

Con tutti i bambini che hanno bisogno di aiuto, voi pensate a salvare i cani? Inaudito!!! Una verga vergogna!!!

Chi di noi non si è mai sentito rivolgere questa accusa nel fare volontariato? Che poi sinceramente non so nemmeno che senso abbia una frase simile, come se aiutare un cane presupponesse per forza doversene fregare del resto del mondo...quindi, proprio per sfatare questo falso mito, ma ancora di più per non creare alibi a quelli che alla fine non solo non fanno nulla per nessuno, ma criticano anche chi ci mette del suo, oggi voglio raccontarvi questa bellissima iniziativa promossa dall'associazione Un tesoro di cane onlus OdV, chiamata L'uovo sospeso....

Di cosa si tratta? Conosciamo tutti l'iniziativa del caffè sospeso, nata a Napoli, come anche quella della pizza sospesa, per cui si compra un caffè per se stessi e se ne lascia uno pagato, destinandolo a chi non ha i soldi per permettersi questo minimo, ma al tempo stesso gratificante piacere al bar. Scelta lodevole senza dubbio, un modo per far sentire chi abbiamo vicino parte di questa società, che ancora mostra un lato umano.

Sulla scia di quanto appena descritto, quindi l'uovo sospeso funziona allo stesso modo e permette, in questo caso, di aiutare sia un umano che un cane. In che modo? 

Presto detto: facendo una donazione di 15,00 euro all'associazione (IBAN:  IT22Q0200805056000103791588, BIC SWIFT: UNCRITM1C14, intestato ad “Un Tesoro di Cane” con causale appunto L'uovo sospeso) si acquista un uovo, che viene destinato ad un bambino disabile (la scelta quest'anno è ricaduta sull'istituto Leonardo Vaccari di Roma) e una parte del ricavato si destina al progetto di apertura di nuove gabbie, così che cani, che al momento vivono in condizioni di estremo disagio, possano raggiungere finalmente la propria libertà, ossia una casa calda, un divano confortevole, ciotole piene tutti i giorni e tanto, tanto amore.

Insomma in un colpo solo si fa del bene al quadrato, senza distinzione di umani o non umani, ma solo in favore della vita....quindi in questo caso nessuno può dire che è un qualcosa che non lo riguarda, perchè qui si punta al benessere di una creatura vivente, proprio come lo siamo tutti noi, quindi un punto a nostra vantaggio.

Inoltre, una volta fatto il bonifico, dopo qualche giorno appare sul sito il nome del donatore, in corrispondenza di una delle tante tappe, che segnano il cammino verso la meta finale, che è appunto regalare un uovo ad ogni bambino che è seguito dall'istituto.

I piccoli gesti segnano i cambiamenti più importanti nel mondo e quelli fatti con il cuore lasciano sempre un segno speciale, quindi perchè non farne parte? Ognuno di noi può sempre fare la differenza, basta volerlo, basta non voltarsi dall'altra parte e soprattutto abbiamo tanti modi per aiutare...questo è uno dei tanti proposti e spero che sia anche uno di quelli che catturano l'attenzione e rendono così possibile far diventare un sogno una splendida realtà.


@ brinarosa70
@le_cronache_animali_blog



venerdì 15 dicembre 2023

Cara zia Giulia, dopo 13 anni, penso sia tempo di fare i conti io e te!!!!

 Cara zia Giulia oggi sono 13 anni che sono arrivato in questa famiglia. 

Ricordo ancora il giorno in cui hai aperto quella gabbia e mi hai fatto scendere dalla macchina per consegnarmi a quell'umana un po' strana, che mi ha guardato come fossi un oggetto curioso (ho subito capito che di cani mi sa proprio che non ne sapesse molto, meglio così sarei riuscito ad addomesticarla più velocemente!). 

Un rapido scambio di battute tra di voi e subito dopo sei andata via, portando con te tanti altri amici pelosi che andavano a stare dalle loro mamme, per cui io sono rimasto là con lei, siamo entrati in casa e ho iniziato ad esplorare questi ambienti, che ancora non conoscevo, perché io venivo dal grigio del canile e dal freddo del cemento e non sapevo che al mondo ci fosse altro.

Inoltre avevo tanto dolore perché mi avevano appena castrato e la mia zampa sinistra anteriore era rotta, operata da poco ed immobilizzata.

Devo dire però che sei stata brava con la scelta dell'umana, perché questa qui anche se un po' imbranata però mi sembrava che mi volesse bene,  anzi sin dal primo sguardo ho capito che sarebbe stata una mamma speciale. 

In effetti guardandomi intorno, mi sono accorto sin da subito che era speciale proprio tutta la famiglia in cui ero approdato, avevo tre fratelli gatti, due fratelli conigli e con loro ho subito stabilito regole di civile convivenza: qui comando io e voi vi adeguate! Diciamo che con il tempo poi in effetti tali regole le abbiamo riviste insieme e così siamo arrivati ad un compromesso diverso, ma altrettanto efficace: qui comandiamo noi pelosi e l'umana obbedisce. Molto meglio senza dubbio e, ancora oggi, tale organizzazione funziona benissimo.

Ma torniamo a quei primi giorni nella nuova casa. Avevo un letto a mia completa disposizione, cibo e acqua fresca sempre pronti per me, coccole e attenzioni, insomma una vita spettacolare se non fosse stato per quel dolore alla zampa, che mi rendeva sempre nervoso ed irascibile. Il veterinario, che mi aveva operato nel posto orrendo da cui provenivo, aveva detto che sarei guarito, ma per fortuna ho una mamma che, se si tratta di tutti noi in casa, é sempre attentissima ai dettagli, per cui non si è fidata, anche perchè non ce la faceva proprio a vedermi così. 

Un giorno quindi mi ha portato da un suo amico veterinario, Andrea Lanza (tipo simpatico devo dire, anche se mi chiama "cane matto", chissà perché....), lá mi hanno fatto diverse foto alla zampa e così hanno scoperto che non mi avevano operato bene, anzi mi avevano proprio fatto un orrore di intervento, e di conseguenza sono stato nuovamente addormentato e, al risveglio, avevo una placca di ferro e 10 viti, tanto dolore, ma anche la speranza di poter tornare a camminare. 

Il periodo di convalescenza non é stato semplice, la mamma mi portava sempre fuori in braccio e per strada tutti si fermavano a farmi una carezza, perché con una zampa immobilizzata, il collare elisabettiano, i punti sullo sterno, da cui avevano preso un pezzetto di osso, mi sa che non ero proprio un bello spettacolo. 

Ricordo ancora un muratore molto gentile, che durante la sua pausa pranzo si é avvicinato per farmi una carezza. Mamma ha urlato forte "No!'" con uno sguardo terrorizzato (perchè anche se stavamo insieme da poco tempo, aveva già iniziato a conoscermi), ma io sono stato più veloce di lei, ho fatto un salto da fermo e ho preso al volo il panino con la mortadella, che era proprio il pranzo di quel povero muratore mi sa, ma l'istinto é predominante in quelli che, come me, hanno conosciuto la fame in strada. 

Per fortuna quel tipo l'ha presa bene, anzi ha anche riso, mamma un po' meno, ma solo perché non l'avevo ancora educata al meglio rispetto agli infiniti danni, che poi ho combinato nel corso degli anni. 

Anni che sono trascorsi in fretta, mentre la nostra famiglia cresceva e, quando era caldo, allora andavamo al mare.

Ecco ero proprio in spiaggia al Baubeach, due anni dopo aver iniziato la mia nuova vita, quando ad un tratto nell'aria ho avvertito una vibrazione strana...mhh quel profumo mi era familiare e tutti sanno che noi cani abbiamo un udito speciale, per cui quel suono della voce non poteva che essere il tuo. Così improvvisamente la fuga! Con la coda dell'occhio ho visto scattare anche mamma dietro a me, spaventata perché non riusciva proprio a capire dove stessi andando, ma io ho sentivo che eri lá e dovevo trovarti. 

Infatti eccoti che spunti tra tanti altri pelosi, che mi sa stavano messi male come me un tempo, e sei proprio tu, siiiiiii...Zia Giulia, la mia salvatrice. Inutile dire che la coda é impazzita e che non avrei più smesso di leccarti, ma meglio darsi un contegno in alcuni casi, anche perché mamma inizialmente non aveva nemmeno capito chi fossi e quindi poteva restarci molto male (ti confido un segreto: mi ama da impazzire e quindi mi sa che é anche gelosa). Poi però, dopo un attimo di incertezza iniziale, anche lei ti ha riconosciuta e da allora non vi siete più lasciate. 

É bello avere una mamma ed una zia come voi, se non altro so che avrò lasciato un segno forte del mio passaggio, anche quando non ci sarò più e che, grazie a me, qualche altro peloso raggiungerà il proprio divano grazie alla vostra collaborazione, che ormai dura da anni.

i giorni sono volati, con la mia mamma ne abbiamo vissute tante insieme, momenti di gioia ed altri di dolore, ma io sono sempre stato accanto a lei. So leggerle dentro e mi accorgo di ogni minima variazione del suo umore. A volte ho leccato le sue lacrime ed allora ho visto rinascerle il sorriso in volto, perchè comunque ha capito che non è sola da quando ha anche me. 

Ecco oggi sono proprio 13 anni che sono qui con lei ed allora che dirti cara zia? Con la scelta di questa umana penso tu abbia fatto un buon lavoro, certo lei non ha mai avuto un divano questo te lo devo confessare, ma ha sempre condiviso con me il suo letto, sin dal primo giorno che sono arrivato. Ha raccolto le mie infinite pipì in casa subito dopo essere uscito dal canile (ma io non sapevo la differenza tra il mio box ed una casa, quindi non era colpa mia), mi ha perdonato quando ho davvero esagerato ed ha sempre difeso il mio essere un cane un pò senza regole, perchè a lei piaccio proprio così. 

Tra l'altro la mia mamma ha scoperto proprio qualche tempo fa che io sono stato uno dei tuoi primi salvataggi, perchè se quest'anno la nostra associazione Un tesoro di cane festeggia i suoi primi 13 anni di attività, allora mi prendo un pò un ruolo di mascotte, posso?

Oggi non sono più scattante come un tempo, ho pochi denti, vedo e sento poco, ma dentro di me sono lo stesso cucciolo bisognoso di attenzioni che hai conosciuto tu e lei questo lo sa, anche perchè mi accorgo che è ancora più attenta ad ogni mio bisogno e che sta sempre con il fiato sospeso, ogni volta che mi vede più affannato del solito. Al mattino quando mi dà le mie pasticche controlla sempre la ciotola e oggi mi ha anche fatto una colazione speciale, per festeggiarmi...

Non smetterò mai quindi di ringraziarti per tutto questo e non lo farà mai nemmeno la mia mamma umana, che grazie a me ha capito cosa sia il vero amore e soprattutto ha compreso che la fiducia si può costruire, anche se si parte da una condizione di forte svantaggio come la nostra.

Grazie, grazie, grazie dal tuo nipote speciale Speed




mercoledì 6 dicembre 2023

Le cose belle capitano quando sai che succederanno...

Ho sempre pensato che vivere in maniera positiva sia utile per aprire tante porte, porte che poi nascondono dietro di sè situazioni e persone altrettanto cariche di energie vitali e devo dire che, almeno rispetto a questo convincimento, la vita almeno per ora non mi ha ancora smentita.

Il mese di novembre è stato particolarmente intenso, ma al tempo stesso anche proficuo da un punto di vista di attivismo animalista. Le cene con l'associazione Un tesoro di cane, la riffa fatta per consentire a qualche cane meno fortunato degli altri di raggiungere la propria famiglia ed i mercatini, ai quali ho partecipato, mi hanno dato l'occasione di imbattermi in persone speciali, che anche per il solo fatto di condividere l'amore per un animale hanno apportato senza dubbio un valore in più nel mio percorso.

Ma perchè sto dicendo tutto questo? Perchè credo che sia anche bello allora condividere le cose buone e non lasciarsi sempre e solo andare alla tentazione di denunciare fatti cruenti o azioni di cui vergognarsi, tanto comunque la crudeltà umana rimane e la conosciamo tutti, quindi perchè per una volta tanto non puntare invece a qualcosa di bello?

E di bello ci sono i nuovi adottanti conosciuti, per ora qualcuno solo per messaggio, ma che spero di vedere presto anche di persona, come nel caso di Grazia che sono bastate due parole solo per capire di avere tanto in comune, per cui un aperitivo con lei e con la sua fantastica Grinza non voglio proprio perdermelo...di bello ci sono i momenti di fatica anche fisica, ma che poi una bottiglia di prosecco e tante risate fatte insieme hanno ripagato...di bello ci sono le nuove amicizie e proprio di una di queste voglio parlare oggi.

Lei si chiama Federica e l'ho incrociata proprio in occasione di un mercatino fatto con il Green Market Festival qualche tempo fa. Ero appunto là con lo stand di Un tesoro di cane a fare raccolta fondi, quando come sempre ho deciso di andare a curiosare tra gli altri gazebi e subito sono stata attratta dal suo, perchè chi mi conosce sa che amo tutti gli animali indistintamente, ma che per i gatti ho una specie di attrazione fatale, alla quale non riesco proprio a resistere, se poi i gatti sono anche neri, niente...in un nano secondo devo avere quell'oggetto!

- Porta sacchetti da guinzaglio -

Così sono entrata nello stand di Utopia Bottega creativa e meraviglia delle meraviglie qui ogni cosa raffigurava quel felino ribelle, per il quale impazzisco da sempre.

Ho preso allora immediatamente un porta oggetti con un micio nero (che vedete qui in foto)  e mi sono fatta dare il riferimento del sito, perchè erano troppe le creazioni belle e di certo non mi sarei fatta sfuggire l'occasione di tornare a vederle con calma.

Invece come sempre succede, alla fine della giornata lo smontaggio del gazebo e la sistemazione della merce ci ha portato via tanto tempo, per cui tutto è sfumato e sembrava che non ci fosse possibilità di un seguito, quando il giorno dopo mi ritrovo un messaggio di Federica, che mi ha contattata per regalare delle cucce alla nostra associazione.

Nella vita niente è per caso e le persone in qualche modo penso che si scelgano. Sono forse solo attimi in cui i neuroni specchio comunicano tra di loro, ma lo fanno e creano relazioni particolarmente forti, che non possono essere ignorate.

- Pochette grandi -
 Messaggio dopo messaggio scopriamo allora di avere tante cose in comune, dalla passione per gli animali, alla voglia di vivere la vita per quello che è, ossia per un fantastico viaggio in cui le priorità delle relazioni umane vanno oltre qualsiasi lavoro o impegno meramente dettato dal bisogno di guadagnare, perchè la ricchezza sta nell'amore e non di certo nei soldi!

Ma soprattutto scopriamo che di idee ne abbiamo tante e che possono arricchirsi reciprocamente, quindi perchè lasciarsele scappare? 

Abbiamo la voglia di fare qualcosa insieme e lo faremo, per ora è tutto in divenire, ma i sogni sono tali fin quando non diventano realtà e di certo seguiremo questa spinta...

Nel frattempo mi piace aprire la mia borsa e vedere le sue creazioni, che custodiscono il mio computer portatile o i sacchetti dei miei cani quando siamo a spasso e magari ci incontrerete insieme ai prossimi mercatini, chissà...

Visto che comunque è Natale e non si sa mai cosa regalare di non scontato, io al posto vostro un giro sul suo sito me lo farei, di sicuro non rimarrete delusi..io nel frattempo continuerò a curiosare come voi, perchè il bene che fa bene arricchisce il cuore e l'anima di ognuno di noi.

Approfitto dell'occasione per dire che l'associazione Un tesoro di cane è alla ricerca di artigiani, che ci aiutino ad essere presenti nei mercatini, così da poter aiutare sempre più cani a raggiungere il nostro ed il loro obiettivo divano, quindi se sei un artigiano o vuoi aiutarci in qualche modo, contattami!

@ brinarosa70



mercoledì 22 novembre 2023

La violenza celata...ecco perchè anche i tartufi nascondono delle insidie per chi ama gli animali

I lagotti romagnoli sono "cani da tartufo"! Così vengono indicati dai cosiddetti esperti e in nome di questa loro attitudine sono frequentemente sfruttati e maltrattati, ci siamo mai chiesti cosa c'è dietro questa semplice definizione, all'apparenza del tutto innocua?

Questa mattina inizia così: mentre aspetto che il caffè salga su nella macchinetta ed accarezzo cani e gatti in attesa anche loro della colazione, accendo la televisione e sento al TG3 la notizia di diversi cani da tartufo avvelenati, probabilmente a seguito di una faida tra cavatori scoppiata in Molise. 

Guardo i miei di cani, li vedo al sicuro ed allegri, anche se la loro parte di maltrattamenti e di cattiverie umane l'hanno già ricevuta in buona dose prima di essere salvati, e sento un brivido corrermi lungo la schiena...mi chiedo come sempre perchè siamo così crudeli, come mai non riusciamo più a metterci alcun limite e, in nome del denaro e di chissà quale potere, allora uccidiamo e maltrattiamo qualsiasi altra creatura, che capita per sua sfortuna accanto a noi in questo mondo.



Io personalmente non riesco più nemmeno a sentire queste notizie, perchè il dolore, che penso provino quelle creature quando sono accecate, in modo tale che aumenti il loro olfatto, o quando sono chiuse al buio per giorni o ancora quando vengono uccise, a fine attività o perchè poco inclini alla ricerca dei tartufi, lo sento forte e pungente dentro di me. 

Ormai sono talmente compenetrata che non mi è facile analizzare queste situazioni dal di fuori, ma le vivo come se...come se fossi io quell'animale in quel preciso momento e quindi avverto la sua paura, il suo dolore, forse anche il suo senso di smarrimento nel momento in cui non si capisce quale male abbia mai fatto per finire poi in una situazione simile.

Spesso quindi, quando incontro per strada lagotti felici a spasso con i loro amici umani, mi fermo a parlare con questi ultimi (rigorosamente sempre dopo aver salutato per primi i cani, lo so che mi prendono per matta, ma va bene così!), chiedendo da dove arrivino i loro amici a quattro zampe e quasi sempre scopro che sono stati acquistati, mai adottati, e che nessuno sa cosa si nasconde, fin troppo spesso, dietro il mondo dei lagotti e dei tartufi.

Ovvio che non sempre le cose vanno così, ma capita comunque che questi cani, dolci e coccoloni, siano sfruttati (nei modi peggiori, che solo l'essere umano è in grado di escogitare) per la ricerca dei tartufi e, siccome tutti sappiamo il valore di questi funghi, possiamo anche intuire fin dove ci si spinga per trovarli.

Di loro i lagotti romagnoli, conosciuti semplicemente come lagotti, sono cani tranquilli, di indole docile e che si adattano bene alla vita in appartamento, anche se hanno bisogno di movimento all'aria aperta e di svago (ricordiamoci che comunque sono cani cosiddetti da lavoro, per cui non si addice loro una vita sedentaria).

Io stessa personalmente devo dire che fino a qualche anno fa ignoravo del tutto anche la sola esistenza di questa razza, meno che meno sapevo per cosa venisse sfruttata (ad onor del vero mi chiedevo anche da vegana, come mai molti vegani non mangiassero tartufi ed ora lo so!), ma poi grazie al progetto Un tesoro di lagotto dell'associazione Un tesoro di cane, dalla quale penso che oramai tutti sappiano arrivano i miei cani, ma anche i miei gatti (perchè Un tesoro di cane recupera anche gatti? Eh si, con me è riuscita anche in questo, ma è una lunga storia e un giorno la racconterò) mi sono informata e ho scoperto così l'ennesima follia umana.

I lagotti, come ogni altro cane, hanno il diritto di vivere amati e rispettati, coccolati e viziati, perchè il loro unico lavoro deve essere quello di andare alla ricerca di amore e di un divano caldo sul quale dormire.

Se li si ama è possibile adottarli, anzi in questo modo è possibile salvarne altri, che sono in canili e rifugi o che vengono sottratti a maltrattamento di privati e poi recuperati dall'associazione Un tesoro di cane, alla quale potete rivolgervi per aprire le porte della vostra casa e quindi regalarvi il più bel dono che la vita possa farci: l'amore.


@ brinarosa70



giovedì 16 novembre 2023

Uno stallo di nome...Canetto



Per chi non sapesse cosa sia uno stallo è presto spiegato: si tratta del dare ospitalità per un periodo di tempo limitato ad un animale, che ha già una sua sistemazione o che comunque ne sta cercando una. 

Chi invece mi conosce sa una cosa indiscutibile: io sono la persona meno adatta al mondo per fare stalli, perchè tutti i miei stalli, anche se concordati per due giorni massimi di permanenza, hanno ormai un proprio nome e vivono con me da vari anni, come Mirna, Tea, Schizzo, Soffio e chi più ne ha più ne metta.

Questa premessa era doverosa, anche perchè nella vita bisogna sempre conoscere i propri limiti, a volte sfidarli e poi, se proprio  non si riesce, arrendersi e fare altro. Ma siccome io sono una di quelle che, malgrado tutto e tutti, comunque persevera, da qualche tempo mi sono imbarcata nell'avventura di dare disponibilità per prendere in stallo un cane, e così lo scorso anno, proprio in questo periodo ho vissuto la mia esperienza con lui....Canetto

Un microbo, che aveva già adozione quando è arrivato in casa mia e che è stato con me e con il resto della mia famiglia multispecista per qualche tempo, perchè doveva operarsi e fare degli accertamenti, prima di raggiungere la sua mamma umana.

Dunque in un freddo pomeriggio di dicembre dello scorso anno è iniziata così la mia avventura con Canetto. Ora badate bene che Canetto un nome suo ce l'aveva (si chiamava Giumbolo per l'associazione e Gigio per l'adottante), ma io mi sono rifiutata sin da subito di usarlo ed ho preferito Canetto per mettere tra me e lui una "sana distanza"! Distanza che penso a livello emotivo ed affettivo sarà durata si e no un'ora, perchè non appena è arrivato con quello sguardo smarrito, le sue tre zampe funzionanti ed una infortunata, le cicatrici di una vita sul muso e nell'anima si è subito annullata e così è entrato a pieno titolo a far parte della mia famiglia pelosa.


Dopo qualche giorno di naturale smarrimento, Canetto si è integrato a pieno titolo all'interno del branco dei nani terribili di casa mia, anche perchè vengono tutti dallo stesso canile lager del sud e si sa che chi ha condiviso le stesse esperienze poi si riconosce con un semplice sguardo.

Piano piano ha anche iniziato a fidarsi, a salire sul letto ed a prendersi coccole e carezze senza più stare in piedi e pronto alla fuga, ma rilassandosi sdraiato e scodinzolante.

Sotto quella pelliccia soffice, il suo cuoricino piccolo batteva con una forza che quasi faceva rumore quando stavamo nel silenzio della notte, in sintonia con i tanti altri cuoricini che dormono con me ed allora mi chiedo: ma come si fa a non sentire l'amore, che queste creature provano per noi umani e soprattutto come si fa a far loro del male?


Sempre chi mi conosce sa che io sono una gattara doc, di quelle che impazziscono per i felini, completamente schiava della loro bellezza ed affascinata dalla loro capacità di farsi amare per il semplice fatto di esistere. Se scoprissi qual è il segreto della loro magia, di sicuro sarei una donna più felice e forse con qualche sassolino in meno nella scarpa, ma per ora mi accontento di averli vicini e di farmi cullare dalle loro fusa. 

Eppure - perchè c'è un "eppure" anche nelle storie d'amore più estreme - i cani mi smuovono sentimenti forti, diversi da quelli che mi suscitano i gatti e che spesso mi rapiscono, perchè sento forte dentro di me il loro bisogno di avere una guida, di affidarsi e di fidarsi ed è proprio questo che li rende fragili nella maggior parte dei casi nei confronti degli umani. 

- Canetto e Speed -

Eh si perchè i cani sono spesso vittime di maltrattamenti, di abbandoni, di sfruttamento ed io mi chiedo sempre cosa penseranno in questo caso, perchè chi viene tradito ne esce distrutto. Ma, anche se feriti nell'animo, i cani sanno ancora credere che possa rinascere un amore, tanto che si mettono in gioco e ricominciano la loro storia con un umano diverso, speranzosi che sia finalmente la persona giusta e soprattutto l'occasione giusta per essere felici.

Ho imparato molto negli anni da Speed, il mio amico a quattro zampe, che è arrivato oramai bel 13 anni fa a casa mia folle, ferito nel corpo e nell'animo, poco incline a fidarsi (ed a ragione), forse anche incredulo che potesse farlo; tuttavia con gli anni il nostro rapporto è cambiato, cresciuto, io stessa, che nella maggior parte dei casi ho i suoi stessi timori verso il prossimo, con lui ho sperimentato sensazioni che forse mai nessun essere umano ha saputo trasmettermi. 

Spesso tra noi basta un solo sguardo per capire un intero mondo di pensieri e di emozioni, che nessuna parola al mondo potrebbe mai definire.

 

E dopo di lui è comparsa Trilly, schiva, timida, con quella voglia di carezze, che contrasta ancora con la paura del contatto troppo ravvicinato; con lei una sfida continua e forse infinita perchè a volte probabilmente lasciarsi andare diventa impossibile, si può al limite aspirare a stare sereni e penso che per lei sia proprio così.

Ma devo dire che è grazie a Speed e Trilly che ho deciso di lanciarmi nella sfida Canetto, pensando che nessun cane al mondo merita di vivere in quell'inferno di cemento grigio dove erano prigionieri tutti e tre. Nessuno mai!  

E così, proprio nel periodo in cui è stato con me, Canetto è stato operato e successivamente, non appena è tornato in piena forma, ha raggiunto la sua vera mamma e la sua nuova casa.  Non è stato facile lasciarlo andare, ma so che di lui mi rimarranno per sempre le passeggiate insieme, le coccole di sera mentre guardavamo la televisione tutti insieme, il suo abbaiare a tutti per difendere il resto del branco di nani rumorosi e soprattutto lo sguardo intenso, che mi ha lanciato dalla macchina di una volontaria dell'associazione, mentre andava in clinica e che è una di quelle scene stampate nel cuore, che poi non si cancella mai più.

Gli ultimi giorni vissuti insieme li abbiamo dedicati a coccole, ripresa fisica e soprattutto tanto, tanto amore, perchè poi è quello che resta dentro di ognuno di noi. 

Quando mi chiedono chi me lo fa fare, quando mi parlano di "sacrifici" penso spesso che il mondo o lo si vive o lo si subisce; se si decide di viverlo, non sempre si scelgono strade in discesa, è vero, ma senza dubbio si possono scegliere compagni di viaggio speciali ed i mei hanno quattro zampe, una coda ed uno sguardo profondo, che ripaga ogni singolo sacrificio fatto e lo rende un momento unico e speciale.

Mi rimane solo una cosa da fare...devo dire grazie a Giulia, che grazie a Un tesoro di cane, mi ha coinvolta in questa avventura e che mi ha permesso anche di vivere quelle emozioni che io stessa solitamente rifuggo per prima (in fondo nulla è per caso e penso che Trilly non sia arrivata fino a me senza un motivo), perchè non sono brava con i saluti, mi fa male dire addio e gli arrivederci mi intristiscono!

E ancora di più devo dire grazie a Livia, che è stato il vero angelo accanto a Canetto, diciamo le sue ali per viaggiare e il suo porto sicuro quando di è svegliato dall'anestesia, insomma senza di lei non sarebbe nemmeno stato facile tutto questo.

Il momento dei saluti non è stato semplice per me...lacrime senza dubbio e quella tristezza velata nel cuore, frammista alla gioia di sapere che sarebbe stato felice, perchè finalmente sarebbe diventato Gigio e piano piano si sarebbe fatto il giusto spazio per aprire la porta a Canetto due, che ancora non so chi è e dove sta, ma di sicuro aspetta da qualche parte del mondo.

Ora siamo di nuovo a dicembre ed è tempo di aprire una nuova gabbia, di aprire anche il cuore ad un nuovo amico che  ha bisogno di un angolo di pace transitorio, prima di raggiungere il divano che lo renderà un cane felice per il resto della sua vita...


@ brinarosa70



venerdì 24 marzo 2023

E quando i nostri amici a quattro zampe invecchiano, che possiamo fare? La ricetta giusta penso sia doppia dose di amore e di attenzioni per loro




Per me, che ho deciso ormai da tanto tempo di dare una svolta radicale alla mia vita e di condividerla completamente con amici a quattro zampe, più o meno pelosi che siano, vederli invecchiare è un dolore che non so nemmeno se posso descrivere a parole.

Giorno dopo giorno ti rendi conto che un animale invecchia quando compaiono i primi peli bianchi sul muso, i suoi passi diventano più lenti, cadono i denti ed allora anche i suoi pasti devono per forza subire delle variazioni, dal croccantino all'umido, spesso aiutandolo anche a mangiare, perchè con la lingua non riesce da solo a finire quello che ha nel piatto.

Avverti la fragilità nel suo respiro che diventa più appesantito, leggi a volte l'incertezza in quel velo opaco che copre i suoi occhi e vivi il suo essere sempre meno attivo quando, rientrando a casa, non ti corre più incontro, non perchè non vuole farlo, ma solo perchè il suo udito inizia a tradirlo e non ha sentito il rumore della porta che si apre.

Allora lo chiami, spaventata perchè non sai come mai non sta là come è sempre stato per anni ad attenderti dietro l'uscio, e torni a respirare quando avverti i suoi passi, che arrivano, che ti vengono incontro e che, malgrado la poca forza e un corpo che inizia a diventare traditore, accompagnano abbai di gioia e leccate sul viso.

In questo periodo va così. Vedo Speed che giorno dopo giorno invecchia sempre di più, che ce la mette tutta per essere quello di un tempo, ma il suo cuore è stanco ed anche il suo cervello non è più attivo come una volta, per cui spesso non riesce a trovarmi per casa, se solo esco sul terrazzo da una porta finestra e rientro da un'altra. Allora lo cerco, lo chiamo delicatamente e spesso sobbalza perchè non mi ha nemmeno sentita arrivare, ma comunque sa che ci sono e che sono là per lui.

Quando sento il suo respiro affannato mentre dorme accanto a me di notte nel letto, mi chiedo come si faccia ad abbandonare un animale, ma ancora di più come si faccia a farlo quando è anziano, quando ha dedicato tutta la sua vita a renderti felice ed ora è invece nella fase, in cui ha bisogno di noi.

Lo so, Speed non è più un giovincello, i suoi 16 o 17 anni di vita li ha tutti segnati sulla pelle e nel cuore, ma quel cuore mi ha insegnato talmente tante cose in questo tratto di esistenza insieme, che non posso in alcun modo pensare che non funzioni bene come una volta.

E non bastano le parole di chi mi dice che gli ho salvato la vita, che senza di me forse sarebbe rimasto in un canile lager, che comunque è stato ed è tuttora felice, perché la sua fragilità mi buca l'anima e farei di tutto pur di vedere che ha ancora la forza di un tempo.

Per fortuna quella che non gli manca è invece la voglia di vivere, di essere sempre il primo ad uscire e a far sentire che è presente quando arriva qualcuno, anche se poi caro gli costa un minuto di baldanza, perchè rimane senza fiato per un lungo periodo di tempo, che a me sembra infinito e che ogni volta mi lascia con il respiro sospeso.


Non so cosa il futuro abbia riservato a noi due, ma so che ogni giorno è una vittoria e una dose di amore reciproco, che ci scambiamo ormai da tanti anni di vita insieme.

L'amore non finisce mai, l'amore cresce con il tempo e chiede cure diverse, ma se un animale è anziano, allora bisogna aprire il cuore e rendere questo mondo un rifugio ancora più sicuro di quando era giovane.

Ci sono momenti in cui tutto diventa difficile, ma la vita è difficile se si sceglie di metterci il cuore in quello che si fa e io purtroppo non so vivere in altro modo. 

Così ogni giorno penso che sia un giorno di vita insieme in più, perchè gli animali ci insegnano anche a essere immersi nell'energia che ci circonda con molta più naturalezza di quanto facciamo noi umani e quello che si ha è sempre e comunque un regalo, che in questo caso si chiama Speed!

@ brinarosa70