giovedì 28 gennaio 2016

Appello - Lucio ha bisogno di aiuto per poter essere operato

- Lucio - 


Chi mi conosce sa bene che non amo chiedere soldi e che non diffondo - in linea di massima - mai, comunicati contenenti domande dirette di denaro.

Ma questa volta, come in un altro caso, ho deciso di fare un'eccezione. Primo perché conosco personalmente il caso e secondo perché credo che l'amore non può essere limitato a causa delle difficoltà economiche, anzi bisogna proprio sostenerlo, quando più ne ha bisogno.

Quella che vi racconto oggi è la storia di Lucio, uno splendido cucciolone di cane corso (ha solo un anno), che deve essere operato al legamento crociato per poter tornare a camminare. Ma il suo amico umano, ora, non ce la fa a sostenere le spese: € 1.500,00 per l'intervento.

E così da una parte un animale giovane, che ha tanta voglia di correre e saltare, ma che non può farlo, anche perché anche le altre zampe stanno prendendo un vizio di deambulazione, per poter bilanciare il peso.

E dall'altra il suo proprietario, Stefano, che chiede aiuto per lui, con grande dignità, dal momento che - lo sappiamo tutti - in questo mondo che richiede la massima perfezione ad ogni suo componente, chiedere aiuto e sostegno è forse una delle cose più difficili da fare.

Così meglio abbandonare che "abbassarsi" a domandare un sostegno. Meglio sopprimere che curare. Meglio mollare il cane in canile e sostituirlo con uno più giovane e sano (saranno note a tutti le storie a riguardo).

Ecco Stefano, insieme a sua sorella Sabrina, hanno deciso che tutto ciò non fa per loro, ma, anzi,

stanno cercando in ogni modo di aiutare il loro piccolo (si fa per dire!) grande amico a 4 zampe.

Per Lucio è stato creato un evento ad hoc su Facebook, ma se qualcuno vuol saperne di più o fare una donazione può anche fare un versamento sulla postepay di Sabrina Lochi, n. 4023-6009-0671-3872, codice fiscale LCHSRN70E52H501O.

Spero con tutto il cuore che qualcuno aiuti Lucio a tornare a camminare e a correre, come dovrebbe poter fare qualsiasi cane. In questi giorni in cui notizie terribili, come quella del processo alla "strega" del Parrelli, leggere che qualcuno ama il suo cane, che fa di tutto per salvarlo, è solo un regalo per il cuore.

Un regalo che iuta a non smettere di sognare, allevia il dolore quotidiano di fronte alle scene orrende, che la rete ci propone, e rincuora la speranza di tutti quelli che come me, che - a vario titolo - cercando di far qualcosa per i piccoli e grandi amici pelosi.

In bocca al lupo a Lucio, Stefano e Sabrina! In questo momento l'unione fa la forza e voi di forza ne state dimostrando tantissima!


mercoledì 20 gennaio 2016

Appello - Ancora un'adozione del cuore, stavolta per Birillo

- Birillo -




Voglio condividere con voi oggi un appello per cercare casa per Birillo, un cagnolino che seppur non più giovanissimo ha tantissima voglia di trovare una famiglia tutta per lui....

L'appello è arrivato alla mia mail dall'Associazione Amici di Fido, quindi cerchiamo di vedere se qualche porticina si spalanca anche per lui...


"MAX DIFFUSIONE TRA I VOSTRI PREZIOSI CANALI
NON E' GIOVANISSIMO MA E' PICCOLISSIMO....
AIUTIAMO BIRILLO AD ANDARE A CASA....
GRAZIE DI CUORE,  MARINA


Birillo, sembrava morto....quando una mano pietosa si è fermata per toglierlo dalla strada. Un ultimo gesto per evitare che quel corpicino finisse spappolato sull'asfalto....
ma Birillo era ancora vivo.... immobile....ma respirava ancora....

Immediatamente attivata la procedura di recupero, per una volta rapidissima!!!!  in meno è arrivato in clinica....
La prognosi è riservata, fratture multiple, frattura della vescica e trauma cranico.... viene ricoverato e stabilizzato...è stato investito...ma sul corpicino ci sono feriti con compatibili con l'investimento....
solo l'indomani ci comunicano che  Birillo  non è stato solo investito, ma gli HANNO SPARATO!!!

Birillo reagisce, vuole vivere, e Birillo ce l'ha fatta....ce l'ha fatta in barba a chi lo voleva morto e lo ha costretto, a suon di fucilate, a fuggire su una strada a scorrimento veloce...probabilmente per essere sicuro che dove non arrivavano i pallini di  piombo sarebbero arrivate le ruote delle automobili...

Birillo adesso sta molto meglio e vuole solo andare a casa....
non ha più bisogno di essere aiutato per svuotare la vescica, e dopo tre interventi le zampette sono quasi a posto, manca ancora il recupero di quella davanti, la più compromessa....ma avrebbe bisogno di una fisioterapia  per riprendere la funzionalità...cosa impensabile in canile!!!!

Birillo ha circa 8 anni, non è un cagnolino giovanissimo, ma è una piccola taglia incrocio spinoncino/yorchi di 6/7 chili, intimidito ma si lascia fare di tutto.... probabilmente era un cagnolino di casa, socializzato....ma nessuno fino ad oggi lo ha reclamato...

Cerchiamo per Birillo una adozione del cuore, una mamma che possa prendersi cura di lui, fargli dimenticare la brutta avventura ed aiutarlo a recuperare l'uso della zampetta che ha ancora problemi.

Sarà affidato, solo dopo incontro con nostro referente e sottoscrizione della modulistica di affido, vaccinato, sterilizzato  e testato per la leishmaniosi, già iscritto in anagrafe canina.

INFO - Marina 346 86 10 167 EMAIL - amicidifidoe@gmail.com
www.amicidifidoenonsolo.org"


giovedì 14 gennaio 2016

News, Ulisse...una storia che deve farci riflettere




Voglio pubblicare, oggi, la storia di Ulisse, perché mi è arrivato un appello per farla conoscere a più persone possibili....

E' una storia d'amore e di speranza, quindi non avrei mai detto di no! Spero davvero che raggiunga tantissimi lettori e che questi ultimi, a loro volta, la facciano rimbalzare in rete...

Di certo non cancella gli orrori, in cui quotidianamente ci si imbatte, ma, se non altro, apre le porte alla speranza che un mondo migliore è possibile e che siamo proprio noi, ognuno nel nostro piccolo, a poterlo creare.

"Se avete giusto 7 minuti da dedicare a questa mail mi farebbe piacere farvi sapere di ULISSE, ULLY x gli amici.
La sua storia ci fa gioire ma ci fa anche apprezzare qual è la vera dedizione di una volontaria.
E' una storia che va assolutamente raccontata,
xchè ci fa bene al cuore e ci serve da esempio anche in mancanza di un lieto fine.

Ully è entrato nel maggio 2014 in uno dei tanti canili del Sud. Sembrava apparentemente displasico.
Poi in pochi mesi si è ridotto a strisciare poggiando solo sugli arti anteriori.
Stava nel box, sempre sul cemento freddo e sul bagnato della propria urina e lo sporco delle proprie feci.
Sofferente e x questo mordace e non collaborativo a qualsiasi tentativo di relazionarsi con lui. Uno strazio.
Anzi ....un fiero lupo rinnegato dai padroni e dalla vita ...ridotto ad una straziante immagine di umiliazione.
X Ale una sfida. O meglio la consapevolezza di non potersi esimere dal prendersi cura di lui.
Così in ottobre Ale con una famiglia di pelosi disastrati che fa già fatica a mantenere ...adotta Ully e lo porta in clinica.
La sentenza: mielopatia degenerativa e indispensabile ricovero in struttura.

Ebbene Ully è tornato a casa con Ale .... in clinica, in gabbia, manipolato contro il suo volere, con museruole e sedativi ...
che vita sarebbe stata? Meglio morire. Ully aveva bisogno di ritrovare la libertà e l'affetto x riacquistare la sua dignità.
Forse è importante capire quando un animale va rispettato, ancor prima di procedere alle cure.
Da qui in poi un percorso in salita .... cosciente che Ully avrebbe solo potuto peggiorare ....
ma anche vivere assaporando un rapporto di simbiosi con la sua mamma Ale che di sicuro gli ha salvato l'anima.
Quindi antidolorifici, antinfiammatori, integratori e medicine x l'apparato scheletrico.
E tanti tanti tantissimi morsi che hanno richiesto anche intervento medico con ricucitura del taglio .... del braccio di Ale.
Quindi le misure x un carrellino che gli ha permesso di tornare a "correre" e una terapia riabilitativa casalinga fatti di bagni al mare.
Gli spostamenti sono riusciti grazie ad una fascia del valore di 1 euro trovata da un robivecchi.
Di sicuro Ale non è una volontaria che sperpera ....ne ha poco di suo e ha molta considerazione anche degli aiuti che riceve.
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Dopo circa un anno la mielopatia è arrivata alle zampe anteriori. E' una malattia degenerativa.
Tutti pensavano che avrebbe avuto peggioramenti immediati, ma Ale con la sua dedizione ha ritardato il processo evolutivo,
e se avevano diagnosticato al massimo due settimane di vita decretandone la morte ad agosto 2015
sappiate che Ully si è fatto moltissime passeggiate nel bosco, giretti in macchina che a lui piacciono molto
e sta ancora insieme ad Ale, dorme con lei appoggiando il suo testone sul suo cuore.
Ale gli svuota la vescica e lo lava due volte al giorno e poi lo asciuga mettendo anche del talco x togliere l'umidità,
lui sta sempre sulle traverse e un asciugamano tra le zampone gli ha evitato le piaghe.
Ora in aggiunta usa un farmaco per la microcircolazione cerebrale e amminoacidi x ristabilire la perdita di albumina con le urine.
Tutto quello che gli avrebbero fatto in clinica in modo ovviamente "sterile" Ale glielo fa con carezze e amore.
Lei si sta prodigando per fargli vivere ogni momento nella gioia. Penso siano come due innamorati ...e finché non avrà dolore lo terrà stretto a lei.

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Riguardo alle cellule staminali di cui ho sentito accennare in qualche altro caso del genere vi dico qual'è stato il pensiero di Ale,
che è anche il mio pensiero.
.... a parte che x le cellule staminali si è ancora in corso di sperimentazione con un nulla di certo ad oggi e considerando i costi esosissimi,non avrei mai sottoposto lui ad un calvario del genere e i volontari ad una dispersione economica così grande....
soprattutto vista la quantità di cani che versano in condizioni di bisogno.

Ulisse è vivo grazie al movimento, unica terapia quotidiana oltre all'amore"


Io come persona sono davvero grata a quelle volontarie che con il loro vissuto ci trasmettono dei valori.
Le raccolte aiuto contano sicuramente di più se sono finalizzate a far sopravvivere il cane in un clima di amore .....
toglierlo da una gabbia x sbatterlo comunque a vita in un box di una clinica a mo' di cavia non avrebbe reso Ulisse un cane felice.
Per questo voglio bene a ragazze come Alessandra .... che in primis hanno a cuore l'animale in quanto essere senziente.
E percepiscono la loro anima.
E oltretutto, spesso, son persone senza lavoro che hanno davvero un gran bisogno di sostegno.
Ale per esempio che già con fatica manteneva la sua banda di derelitti .... non avrebbe dovuto farsi carico di Ully ...
ma come le ho detto tempo fa: .... "è probabile che questo lupo fosse predestinato a te.
Non aveva bisogno lui di esser salvato ma tu di scoprire ancora una volta che sei la migliore"

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Più che un appello questa vuole essere una riflessione su ciò che ognuna di noi con l'amore può essere in grado di compiere.
E x coloro che non riescono a sacrificare come Ale la loro esistenza penso che sia possibile muoversi x creare una rete di sostegno.
X chi invece voglia comunque premiare un animo nobile come il suo consentendole di curare questi animali con un po' più di serenità,
dico che ogni piccolo gesto di supporto le darà un sostegno morale preziosissimo di cui ora davvero necessita.
Vorrei potervi abbracciare come Ale abbraccia Ully ...ma forse non è nelle mie possibilità ....xchè come Ale ce ne son poche.
Termino con una frase che lei mi ha scritto nel corso degli aggiornamenti che puntualmente mi fa di Ully ....
sono solo parole ....ma vedrete che vi arriveranno dirette al cuore e qualcosa di bello e commovente lo proverete di sicuro.
" ..... il nostro non sarà un addio, ma quando arriverà il momento di salutarci io piangerò e piangerò molto,
perchè questa creatura così legata alla vita, così coraggiosa, così bisognosa di amore e di tenerezza e protezione nonostante le sue mordaci uscite,
mi mancherà, lascerà in me un vuoto immenso.
 
Penso che Ulisse sia il mio più grande amore e anche quando ci saluteremo non ci sarà sconfitta, abbiamo sfidato la morte, abbiamo vinto, ogni giorno."

Immagine incorporata 2 I Viali dell'Anima/ProgettiAppelliAnimalisti

Dati x chi desidera ..... Alessandra Pepe cell. 3208018527 - Mail: pepealessandra80@yahoo.it
Codice Fiscale: PPELSN80D44B180I - Postapay 5333 1710 1786 7447"

Tutto qui...l'amore non richiede grandi parole, ma piccoli gesti!


Roma, contributi prevenzione randagismo di ritorno




E' ancora possibile presentare la domanda per chiedere un contributo per far sterilizzare o vaccinare e sverminare i propri pet.

Nello specifico le prestazioni erogabili sono le seguenti prestazioni veterinarie:

  • Sterilizzazione cane e gatto maschio 
  • Sterilizzazione cane e gatto femmina 
  • Asportazione tumori mammari
  • Asportazione tumore testicolare
  • Ricovero per gli interventi previsti
  • Vaccinazione epta-valente del cane 
  • Vaccinazione trivalente del gatto
  • Sverminazione dei cuccioli
  • Analisi di laboratorio con 8 parametri previsti
  • Prestazioni in urgenza, di “piccola chirurgia” quali ad esempio estrazione di un corpo estraneo da occhio, naso, orecchio
  • Eutanasia pietosa, compreso l’incenerimento.


Il progetto è mirato a prevenire il randagismo di ritorno, laddove non si possano sostenere economicamente tali prestazioni.

Possono far domanda, previa documentazione specifica che attesti la veridicità di quanto dichiarato, i residenti a Roma:

1. con un reddito familiare, certificato ISEE, non superiore agli € 15.000,00 annui;
2. titolari di pensione sociale;
3. non vedenti con cane guida;
4. associazioni onlus, che seguano progetti con animali finalizzati a per care in ambito socio-sanitario.

La domanda va fatta  al Dipartimento tutela ambientale e del verde- Protezione civile, Servizio Benessere degli Animali - Circonvallazione Ostiense n. 191 00154 Roma oppure inviata per posta o via fax al numero 06.671071523

Una volta presentata la domanda insieme alla documentazione necessaria,il Servizio benessere degli animali fornirà il recapito del medico veterinario che dovrà effettuare l'intervento.

Per informazioni è possibile contattare: Ufficio relazioni con il pubblico, Circonvallazione Ostiense, 191, tel.  06.6710.5457 - 06.6710.71253 o leggere il presente link.

mercoledì 13 gennaio 2016

Sono morto oggi.....





"(Sono morto oggi) Lui era stanco di me e mi ha portato al rifugio. Era sovraffollato e ho avuto un numero sfortunato. Sono in un sacco nero di plastica in una discarica ora.
Qualche altro cucciolo otterrà il guinzaglio appena utilizzato e che hai lasciato quando te ne sei andato. Il mio collo era sporco e troppo piccolo, ma la signora l'ha tolto prima che di mandarmi al Ponte dell'Arcobaleno.
Sarei ancora a casa se non avessi masticato la scarpa? Non sapevo cosa fosse, ma era in pelle, ed era sul pavimento. Stavo solo giocando. Hai dimenticato di darmi giocattoli da cucciolo.
Sarei ancora a casa se fossi stato addomesticato? Strofinando il naso in quello che ho fatto mi hai fatto vergognare solo che dovevo fare i miei bisogni come fanno tutti.
Ci sono libri e gli insegnanti per l'obbedienza, tu avresti imparato il modo di insegnarmi ad andare verso la porta.
Sarei ancora a casa se non avessi portato le pulci in casa? Senza medicine anti-pulci, non potevo farle sparire da me dopo che mi hai lasciato nel cortile per giorni.
Sarei ancora a casa se non avessi abbaiato? Stavo solo dicendo: "ho paura, io sono solo, io sono qui, io sono qui! Voglio essere il tuo migliore amico.”
Sarei ancora a casa se ti avessi fatto felice? Picchiandomi non mi hai fatto imparare.
Sarei ancora a casa se avessi avuto il tempo di prenderti cura di me e di insegnarmi le buone maniere? Non mi hai dato attenzione dopo la prima settimana o giù di lì, ma io ho passato tutto il  il mio tempo di attesa che tu mi amassi.

(Ma sono morto oggi) Con amore..."

Ho iniziato la mattina, che fuori era ancora notte, aprendo Facebook e scontrandomi con questo post. La stessa forza di un manrovescio, che improvvisamente ha reso solido e graffiante, mentre tentava di farsi strada per raggiungere lo stomaco, anche il caffè fumante, che tentavo di mandare giù.

Impossibile fermare le lacrime, che già a metà di quanto leggevo scorrevano, senza riuscire a controllarle, senza volerlo neppure fare perché, a volte, non si può mettere un freno al dolore...anzi è bene sentirlo avanzare caldo nelle vene, per tenerne memoria e farne buon uso, per non arrivare mai a sfiorare, nemmeno a distanze chilometriche, la possibilità di ferire un'altra vita così!

E poi lo sguardo è sceso giù, fino alla fotografia, che ancora adesso non riesco a guardare senza sentire un groppo stringere la gola e gli occhi velarsi nuovamente.

Il senso di tradimento è quello che immediatamente mi ha colpito e continua a farlo; a questo non riesco proprio a rassegnarmi. Non è giusto, è troppo facile prendersela con chi è inerme ed indifeso! Sento la rabbia avanzare, ma non voglio cedere alla tentazione di aggiungere altre imprecazioni a quelle già scritte da molti altri prima di me sotto il post. 

Qui non bisogna fermarsi a ricordare all'autore di tutto ciò, che è solo un essere indegno di consumare l'ossigeno prodotto - anche per lui - con tanta fatica dalle piante, che se sparisce dalla terra nessuno piangerà, no qui bisogna andare oltre!

Chi si prende un cane, chi un gatto, chi un pesce rosso, chi un coniglio o una cavia e poi subito dopo si accorge che "non vanno bene", che abbaiano, miagolano, fischiettano come solo le cavie sanno fare...che hanno bisogno di uscire...che graffiano i divani...che rosicchiano i mobili...che mangiano troppo...che hanno bisogno di cure...insomma che vivono e che respirano proprio come tutti noi...ebbene si lo fanno! Sono vivi e non peluche, per cui richiedono amore, attenzione, empatia, proprio quelle competenze di cui ogni essere umano - degno di tale nome - dovrebbe possedere!

E, invece no. Se un animale non risponde alle nostre esigenza lo diamo via, lo facciamo sopprimere!!!

Che orrore, davvero! Sento un dolore profondo davanti a tutto ciò, difficile da esprimere, pur cercando le parole migliori per farlo...

Così, mentre pensavo a tutto ciò, dall'altra stanza uno dei miei due canetti è corso in cucina. Forse
avrà sentito il rumore delle lacrime, che scendevano. Silenziosamente si è avvicinata, piccola Trilly, anche lei superstite...si è sollevata sulle zampe posteriori e con una carezza e un incrocio di sguardi il cuore è tornato a battere regolarmente....

Non so il nome del cane della foto. Piccolo amico ti chiedo scusa per chi non ha saputo riconoscere in te amore puro, dedizione assoluta, essenza di una vita....spero ora tu sia felice, come qui non ti hanno concesso di vivere...
Buon ponte dell'arcobaleno, che da oggi con te ha un raggio in più!



lunedì 11 gennaio 2016

Roma, morta la volpe azzannata da un cane a Villa Pamphili



- Foto ANSA - 

E' morta la volpe azzannata ieri da un cane a Villa Pamphili, lasciato senza guinzaglio dal padrone...padrone che, deve amare così tanto gli animali, da essersene andato senza neppure prestare soccorso al povero animale sanguinante (nella sua testa avrà forse una visione antropocentrica per cui: prima l'uomo, poi il cane, la volpe solo terza quindi...chissenefrega posso lasciarla morire!).

Un fatto grave, anzi gravissimo, come denuncia anche l'Associazione per Villa Pamphili, i cui referenti evidenziano l'assenza di controllo in un parco, che dovrebbe invece essere tutelato e protetto con tutti i suoi frequentatori, bipedi e quadrupedi che siano.

E, invece, no...e così un'altra vita spezzata, nell'indifferenza. Perché le volpi, ancora oggi, attirano l'attenzione per lo più di coloro che già le vedono quali splendidi scalda collo, ornamenti di cappotti o di abiti, che la società per bene si ostina a comprare e ad indossare.

Le vetrine del centro di Roma sono piene di pellicce  e non sintetiche...Sveglia gente abbiamo lasciato le caverne da secoli, ora abbiamo altri metodi per scaldarci!

Facciamo tanto gli evoluti: tablet, smartphone, televisori al plasma, ma quella parte di noi troglodita ci piace tanto tenercela cara, quindi le pellicce fanno sempre la loro figura... evito di chiarificare di quale figura sto parlando, tanto il lettore intelligente non farà fatica a comprenderlo.

E così anche la volpe ci ha lasciati...un cuore in meno che batte nella villa, quattro zampette in meno che calcano la terra e lasciano le loro curiose impronte...insomma un angolo un pò più vuoto che verrà notato da chi ama quest'oasi di verde capitolino e lo rispetta!

Caro signor padrone del cane, che è andato via senza prestare soccorso, il suo comportamento non solo è discutibile moralmente, ma anche civilmente...

Viviamo su questa terra come parte di essa, non è nostra e non lo sono gli animali, né le piante...quanta resistenza per comprendere un concetto così semplice!