venerdì 23 dicembre 2016

News - Stop ai botti di Capodanno a Roma. Firmato provvedimento e previste multe salate per chi trasgredisce



Capodanno alle porte: divieto di utilizzo di fuochi di artificio, di petardi e di altri materiali esplosivi a Roma.

Questo è quanto prevede il provvedimento firmato dalla sindaca capitolina, Virginia Raggi, con attuazione nel periodo compreso tra il 29 dicembre 2016 e il 1 gennaio 2017.

Chi trasgredirà - come riporta il sito istituzionale di Roma Capitale - potrà andare incontro a sanzioni che vanno da 25,00 fino a 500,00 euro.

Il fine ultimo è quello di ridurre il numero delle persone (ma anche degli animali), che inevitabilmente ogni anno passano alla storia per aver perso mani, occhi o altro a causa di materiale esplosivo.

In effetti personalmente ho forti perplessità sul fatto che le istituzioni competenti riusciranno realmente a multare chi trasgredirà tale provvedimento comunale, tuttavia questo esiste ed è una buona notizia.

Forse un piccolo timido passo nei confronti di un'usanza, che sempre più sembra volersi radicare, malgrado i danni che lascia al suo passaggio.


zooplus.it




Per i nostri piccoli amici a 4 zampe i botti di Capodanno sono davvero un tormento all'anima. Ben lo sa chi ha in casa dei conigli, che tra l'altro possono anche morire per lo spavento a causa di arresto cardiaco (fenomeno non inusuale in questa specie animale, da sempre preda, per cui atterrita da rumori forti ed improvvisi).

Ma la situazione non è più rosea neppure per chi ha con sé cani e gatti, che sono estremamente spaventati dai rumori e, allo stesso tempo, anche infastiditi dall'odore (per loro estremamente pungente) della polvere, che residua dai fuochi d'artificio stessi.

Ora non mi illudo neppure minimamente di passare un 31 dicembre in silenzio o, meglio, in pace, senza dover essere assordata da botti improvvisi, che mi costringono a ricordare ai miei cani e gatti che si tratta solo dell'ennesima manifestazione di intelligenza e di superiorità dell'essere umano.

Però, quest'anno, abbiamo la possibilità di poter segnalare se in questi giorni, a cui fa riferimento il provvedimento, ci imbattiamo nel solito buontempone, che lancia miccette o altro mentre passeggiamo con i nostri cani al guinzaglio.

Che poi è sempre lo stesso buontempone che ti guarda anche con la faccia tosta dicendo: "Oh scusi non avevo visto il cane!". Eh si perché, invece, a me puoi tirare addosso miccette tranquillamente, tanto che fa...




Chiudo con una riflessione - una di quelle che faccio continuamente, come palline impazzite che rimbalzano nella testa saltando da un argomento all'altro a grande velocità, costringendomi a ritmi di attenzione serrati per non perdere nulla - di qualche giorno fa. Una signora protestava su facebook il diritto a sparare petardi e a fare botti, perché...perché si è sempre fatto e piace tanto ai bambini!

Ora rispetto al "si è sempre fatto", lascio cadere proprio nel vuoto la frase, perché tante cose si fanno da tantissimo tempo, ma mica per questo significa che siano giuste. L'uomo uccide dai tempi di Caino e Abele, quindi per anzianità annoveriamo il delitto tra una delle possibili forme di relazione interpersonale? Sempre, mai, tutto, niente....sono solo espressioni usate quando non ci si vuole fermare a riflettere. Euristiche di pensiero...scorciatoie che poi alla fine non portano a nulla!

Invece, sul fatto che "far esplodere botti piaccia tanto ai bambini", ecco qui vorrei invitare ad una riflessione collettiva. Ma abbiamo mai chiesto ai bambini se questo sia o meno vero? Siamo sicuri che sparare non piaccia piuttosto a noi adulti e, per giustificarci con noi stessi, attribuiamo invece il divertimento ai più piccoli? E, soprattutto, ma chi è che educa i bambini al piacere del botto?

Come dicevo si tratta solo di riflessioni libere, che vagano nella mente in cerca di un loro percorso verso l'uscita.

Buona fine dell'anno e che possa essere per tutti una notte magica, cullata da fusa e lievi uggiolii e non più da abbai di terrore, come da troppo tempo a Roma capita.

Sabrina Rosa

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