martedì 17 gennaio 2017

Polizia e forza per varcare la soglia del canile di Muratella a Roma. Ecco il biglietto da visita del nuovo gestore



E alla fine sono entrati. Si, con la forza e l’aiuto delle Forze dell’Ordine, ma sono entrati all’interno del canile Muratella di Roma i nuovi gestori.

Si tratta della società Rifugio Agro Aversano, che , ancora un volta come già successo con la Mapia, è stata preceduta dalla propria fama, ancor prima che dei propri esponenti. Fama negativa ovviamente…se mai qualcuno avesse potuto pensare il contrario.

Così, da quanto testimoniano gli ex operatori ancora presenti sul posto mediante le foto e le video interviste pubblicate anche poco fa sulla pagina facebookIo Me Ne Occupo”, sembra che mentre gli uomini litigano, gli animali di certo non se la passano meglio.

Infatti i gatti ospitati nel Punto di primo Soccorso (che sono rimasti fuori dal bando) non sarebbero stati accuditi, nonostante le loro gravi patologie, rimanendo, quindi, non solo senza terapie e senza cibo, ma anche senza acqua . I cani, invece, alle 12.00 non avevano ancora mangiato e le loro grabbie erano completamemte sporche.  I nuovi operatori non sono in vesti professionali, ma jeans e scarpe da ginnastica, quasi come ad una visita di cortesia. Gli ex operatori non hanno avuto neppure una richiesta di riassorbimento.

La cosa non va, proprio non va…sotto ogni punto di vista.

Da giorni anche Simona Novi, volontaria per gli animali a Roma dal 2000, presidente AVCPP dal 2007 al 2015, sta tentando di dar voce a tale disagio, ma nulla...

zooplus.it
La questione dei canili romani sembra essere senza fine e, soprattutto, senza pace per i poveri cani e gatti ospitati all’interno della struttura.

La domanda che mi pongo è: ma se fino a qualche giorno fa, in una nota ufficiale, gli stessi Pinuccia Montanari, Assessore alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale, e il deputato Paolo Bernini, a seguito di una visita a Salerno in una struttura gestita proprio dalla società Rifugio Agro Aversano, hanno definito non a norma le condizioni in cui erano tenuti gli animali, ora come è possibile pensare che nella Capitale si possa proporre qualcosa di diverso?

In rete da tempo balzano e rimbalzano notizie allarmanti sul futuro di questi animali e ora anche i principali quotidiani nazionali sembrano cominciare ad esserne interessati.

Qui cambia bandiera, ma il resto sembra sempre immutabile. Un’inerzia paludosa all’interno della quale cani e gatti (in primis quelli più fragili, malati e anziani) rischiano di essere lentamente, ma inesorabilmente risucchiati.

Con loro anche i precedenti dipendenti…ex volontari…chiamateli come volete: chi fino ad ora si è occupato degli animali!

Personalmente a me non interessa nulla né dei colori politici, né delle etichette, che gran parte della gente si ostina a mettere addosso a cani, gatti, conigli e a qualsiasi altra forma di vita, quasi che un innato delirio di onnipotenza spinga alcune persone a credere che un animale sia proprietà privata. Ma in fondo lo fanno anche molti uomini con le loro donne, quindi…

Ma da cittadina romana e animalista mi preme sottolineare alcune cose. Intanto, finché i canili saranno comunali, benché dati in affidamento a società ed enti terzi, sono proprietà (visto che ci piace tanto questa parola!) di chi paga le tasse, quindi nostra. Di conseguenza non è pensabile che si vieti l’ingresso, che non si sappia o – peggio ancora – che non si debba sapere cosa accade all’interno di queste strutture.

In più è assurdo che nell’eterna lotta al potere, anche questa ancora fortemente in auge, ci rimettono gli animali – come sempre – perché non hanno difese.
Sempre in rete in questi momenti ci sono appelli e corse all’adozione. Ma questa può essere la risoluzione? Non credo…non potremmo mai adottare tutti gli animali, che sono nei canili romani. E poi, se anche lo facessimo che avremmo risolto? Ne metterebbero degli altri e non è che questo gioco al rilancio aiuterebbe nessuno…

La domanda dunque è: Sindaca Raggi che pensa di fare? Ci ignora, come hanno sempre fatto anche quelli prima di Lei?

Vedremo..nel frattempo ci tengo a precisare un’ultima cosa: nei giorni scorsi ho scritto più volte alla società Rifugio Agro Aversano, anche sulla loro pec…risposta: il silenzio!


Se questo è l’esordio, il proseguo sarà tutto un divenire.


Sabrina Rosa

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