mercoledì 22 febbraio 2017

Essere Animali Onlus: un impegno costante affinché un mondo diverso sia possibile



EssereAnimali onlus è una realtà del Terzo Settore, che opera a titolo completamente gratuito per dire NO ad ogni forma di sfruttamento animale.

I suoi volontari si muovono tra banchetti informativi, conferenze, investigazioni all’interno di macelli ed allevamenti per cercare di rendere visibili queste realtà anche a chi fa di tutto per negarle.

Grazie al supporto dei media, poi, in questi ultimi tempi Essere Animali è diventata ancor più incisiva nella diffusione dei propri reportage e così oggi gran parte del mondo animalista sa chi è e cosa fa.

La sede principale dell’organizzazione è a Bologna, in via Antonio Zoccoli 27 – Email: info@essereanimali.org, tel: +39342.0509174, fax: +39051.0544368 e, accanto a questa, operano diverse dei locali che sono nello specifico le seguenti:
Milano
email:  milano@essereanimali.org
tel:  +39 342 0509174
Bologna
mail:  bologna@essereanimali.org
tel:  +39 342 1894500
Brescia
email:  brescia@essereanimali.org

Sul sito di Essere Animali potete trovare foto e video delle investigazioni fatte, ma anche tutte le informazioni utili per diventare volontari e per sostenere tale progetto.
E fin qui la presentazione ci sta.

Ma chi sono i volontari di Essere Animali? E come fanno a sostenere il dolore di veder morire tanti animali, soprattutto quando operano sotto copertura?

Domande che mi sono posta più volte e per le quali alla fine, grazie a Roberto (attivista del gruppo) ho trovato finalmente non solo una risposta, ma molto molto di più….

Ho incontrato per la prima volta i volontari di Essere Animali lo scorso 1 novembre a Thegreenplace in occasione del World Vegan Day. Una giornata iniziata benissimo, tra Camillo, il vitellino scampato dal macello, e Lucia, la pecorella non vedente, entrambi ospiti della struttura, ma conclusasi – almeno per me e per le persone, che erano insieme a me e che mi hanno supportata fino al rientro a casa – in tragedia.
Alla visione dei video trasmessi e dopo aver ascoltato la testimonianza degli attivisti, mi è calato addosso un velo denso di dolore, così forte che per il resto del pomeriggio mi ha intrappolata, impedendomi di respirare, di interagire ancora con chiunque fosse là presente. Del viaggio di ritorno ricordo solo lacrime e il continuare a ripetere, tipo mantra: “Ma come si fa?”.

Ci sono voluti giorni perché riuscissi di nuovo a distogliere il pensiero verso la parte più costruttiva dell’attivismo, continuando sempre a domandarmi come sia possibile che accada tutto ciò.
E così i mesi sono passati e, proprio in occasione del Veggie Planet, ecco di nuovo un intervento di Essere Animali. Ed ecco di nuovo il terrore di rivedere quelle immagini, tra il desiderio di capire da una parte e la voglia di fuggire dall’altra.

Alla fine, come sempre, ha prevalso la prima delle due emozioni. Perché le cose lasciate a metà non fanno parte del mio vivere e soprattutto perché credo fermamente al fatto che nulla capiti per caso, quindi alla seconda occasione non potevo dire di no.

E’ così che ho ascoltato l’intervento di Roberto, i suoi racconti. Le cifre impressionanti di eccidi, di cui ha parlato sono arrivate dritte, senza mezzi termini, come solo i colpi fendenti sono in grado di fare. Ogni anno 13.000.000 di maiali vengono macellati per finire nei nostri piatti. Sempre ogni anno 170.000 visoni sono giustiziati per diventare pellicce. I cavalli, che tanto amiamo, sono costretti a compiere il loro viaggio della morte dai Paesi dell’est in Italia e qui sono macellati. In Francia continuano ancora a consumare foie gras…  

Un bollettino di guerra. Una scia di sangue che, solo a sentirne parlare, il sangue lo fa ribollire a chi sa ancora cosa significhi il rispetto della vita.

E così nella mente mi si sono aperti due scenari. Da una parte gli animalisti che strillano, urlano, si agitano, sembrano sempre arrabbiati con qualcuno (anche a ragione direi), ma nella loro frenesia, diventano poi uguali ai carnefici. Da vittime si trasformano essi stessi in persecutori. Perché augurare la morte a chi a sua volta ha ucciso, crea solo un inutile circolo vizioso dal quale non se ne esce più.
Io di certo non sono un’anima remissiva, chi mi conosce lo sa bene! Ma negli anni (saggezza della vecchiaia!) ho imparato che non fa bene odiare, che si disperdono solo energie, che potrebbero invece essere convogliate in altro, in qualcosa di molto più costruttivo. Rimboccarsi le maniche ed andare avanti…

Quindi continuando a seguire il mio scenario se da una parte – come dicevo poco fa – trovo schierati le orde inferocite, dall’altra eccolo là Roberto, con la sua voce bassa ma incisiva, il suo non verbale pacato e una forza, che sprigiona dalle sue parole, che non richiede un tono urlante per farsi comprendere.

Allora si, qui si chiude un cerchio e così ho deciso di rubargli qualche minuto per saperne di più, dopo aver condiviso con lui la mia precedente esperienza di fronte ai video e la mia, ormai, smascherata incapacità di guardare ancora quelle immagini (per chi non lo sapesse: sono state due volte in un macello quando studiavo veterinaria. Ho sentito e visto immagini indelebili, che non posso cancellare più, ma che non voglio rievocare. Chi è stato marchiato a fuoco dal lato oscuro umano in qualche modo deve difendersi!).



La mia prima domanda allora non poteva che essere: come si fa a portare avanti delle investigazioni e a non rimanere sopraffatti dalla violenza, cadendo nell’umana tentazione di urlare vendetta?

E la risposta di Roberto arriva immediata: oltre ad avere un sostegno psicologico come gruppo – elemento prezioso, anzi direi indispensabile – per comprendere e far arrivare i messaggi “bisogna sempre ricordare che anche noi eravamo come quelle persone alle quali ci stiamo rivolgendo”. Eccolo qui il mio cerchio magico che trova la sua fine nella sua stessa origine grazie a questa visione del volontariato, che è poi la filosofia portante di Essere Animali.

Vendita microspie Roma
Inutile urlare in faccia, offendere come spesso accade quando qualcuno non concorda con una nostra visione, deridere perché l’altro non è tanto sensibile quanto noi.

No, l’atteggiamento da seguire scelto è un altro. 



Mostrare quel che succede perché finalmente l’uomo guardi e non giri la testa dall’altra parte. Rendere consapevoli le persone di quanto accade, senza più nascondersi.
In questo una mano importante Essere Animali l’ha avuta da alcune trasmissioni, come Speciale TG1, Report o anche Piazza Pulita, che hanno supportato l’azione divulgativa, grazie alla quale oggi l’80% degli italiani conosce la realtà degli allevamenti e dei macelli in tutto il suo orrore.
Un lavoro fondamentale, che – come sempre mi racconta Roberto – vive esclusivamente delle donazioni ricevute o del sostegno dei soci, perché Essere Animali è una onlus, che non riceve alcun finanziamento pubblico.
Il costo maggiore non è nelle investigazioni, che non richiedono in sé spese esorbitanti, ma in tutto il resto delle attività che ruotano intorno a queste e che permettono l’informazione e la diffusione delle informazioni.
In poche battute si sono aperti tantissimi spunti di riflessione.

zooplus.it

Sicuramente è vero che è il punto di vista che va cambiato. La forza di un messaggio passa attraverso la solidità della fonte, da cui proviene, e non attraverso la volontà coercitiva di quest’ultima.
La storia ci ha insegnato che la violenza non è mai la risposta adatta o la risoluzione per qualsiasi situazione, che non sia congeniale con la nostra visione del mondo.

Spesso anche le associazioni di volontariato peccano in questo. Intente a farsi la guerra l’un l’altra, per etichettare con il proprio nome il fortunato quadrupede di turno da salvare, mentre urlano ed insultano tutti coloro che animalisti non sono (che poi non è una colpa non essere animalisti, basta solo saper rispettare la vita, poi con o senza animali al proprio fianco come compagni di vita è una scelta soggettiva!), perdono di vista l’obiettivo.

Essere Animali sembra, invece, aver ben chiaro questo obiettivo: basta sfruttamento animale, in qualsiasi forma esso si perpetri.
Se qualcuno volesse diventare volontario non deve far altro che cliccare su questo link.

Grazie da parte mia a tutti i volontari di Essere Animali e in particolar modo a Roberto per il tempo che mi ha dedicato e per le sue parole.
E mi sembra doveroso chiudere con una riflessione del filosofo austriaco Helmut Kaplan«I nostri nipoti un giorno ci chiederanno: “Tu dov’eri durante l’Olocausto degli animali? Che cosa hai fatto per fermare questi crimini orribili? A quel punto, non potremo usare la stessa giustificazione per la seconda volta, dicendo che non lo sapevamo».

Dunque il tempo dell’omertà è davvero giunto al termine!

Sabrina Rosa

lunedì 20 febbraio 2017

#aiutiamoadaiutare Roma, 11 marzo - Aperiniglio solidale da Bake...impossibile resistere




Appuntamento per tutti gli amanti dei conigli, ma non solo, è per sabato 11 marzo alle ore 20.00 a Roma, presso il locale Bake Mandara, in Largo del Bronzino 4/10.

Un momento conviviale, promosso dall’Associazione AmiCOniglio onlus, nel corso del quale sarà possibile incontrare e ritrovare vecchi amici e conoscerne di nuovi.

Infatti, oltre all’apericena vegetariana, che comprende nel suo menù:

  • Bottoni vegetariani
  • Lasagna al pesto
  • Riso / orzo con verdure
  • Pinsa alla pala
  • Rustici vegetariani
  • Pizzette rosse e bianche
  • Mignon
  • Bevande


la serata prevede anche momenti di animazione con Fabio Cipollini.

AmiCOniglio onlus per chi non la conoscesse ancora, è un’associazione senza scopo di lucro, che, dunque – a titolo totalmente gratuito – recupera, cura, salva e si occupa di trovare adozioni e stalli a conigli sì, ma anche a cavie, cincillà, piccoli roditori e, nel corso degli anni, non è mancato qualche piccolo amico extra lista!

I suoi volontari, alcuni dei quali conosco ormai da anni, sono persone davvero speciali, che non si risparmiano per dare una mano e che sono sempre in prima fila all’occorrenza.


zooplus.it




Sulla pagina facebook dell’associazione potete trovare tantissimi conigli in cerca di adozione o di stallo, che non attendono altro che una famiglia si accorga finalmente di loro. 

Allora che aspettate a sbirciare un po’?

L’evento sarà, quindi, un momento importante anche per chiarire i propri dubbi o per fare domande, nel caso in cui si decidesse di adottare un piccolo amico a 4 zampe, ma si avesse ancora qualche dubbio. 
Perché sul coniglio se ne dicono sempre tante, ma se ne sa troppo poco ancora. Stereotipi e leggende metropolitane segnano un pò il destino di questi animali, che, invece, è bene conoscere a fondo per poterli adottare in maniera consapevole e responsabile. E chi meglio di un esperto del settore per aiutare nella scelta?


La prenotazione alla serata – per ovvie ragioni organizzative - è obbligatoria e il costo per partecipare è di € 20,00 a persona.



Per dare la propria adesione o per saperne di più basta inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica: eventi@amiconiglio.it.

Speriamo che l'adesione alla serata sia davvero significativa...io vi consiglio di non perdervela e di passare - come ogni volta - parola tra i vostri amici...

Basta un piccolo gesto per salvare una vita. Se poi è anche un gesto piacevole, come in questo caso, e non una rinuncia, allora, che altro poter desiderare?

Sabrina Rosa







venerdì 17 febbraio 2017

#aiutiamoadaiutare E poi c'è Iris, piccola Iris, che ancora attende una famiglia



Un cane abbandonato, che cerca una nuova famiglia, è un'anima fragile, che ha bisogno di tutto il nostro aiuto per riuscire ad incontrarla. Non importa che sia piccolo o grande, giovane o anziano, bianco o nero...è una vita in pericolo, che va salvata.

Tuttavia ci sono alcune storie, che ti entrano dentro e che - anche se sicuramente non conoscerai mai quel piccolo amico a 4 zampe - ti si fissano sotto pelle e senti che devi fare il massimo che puoi per aiutare a scrivere il loro epilogo felice.

Ecco una di queste storie riguarda proprio Iris, la cagnetta sorridente, che vedete nelle foto. A metà tra un piccolo astronauta sbarcato su un pianeta che, fino ad ora, non le ha regalato gran che di bello, e un super eroina, che è sopravvissuta anche ad un calcio di cavallo, Iris non merita forse una famiglia, che finalmente le dia un pò di pace?

L'ho incrociata un giorno per sbaglio su facebook e poco dopo ho conosciuto, altrettanto casualmente, la volontaria, che la segue da tempo, Chiara.

Il primo appello inviato per lei era:

"Abbandonata con i suoi 5 cuccioli in uno scatolone sigillato fuori dal rifugio , un incidente che ti ha reso neurologica ma non ti ha tolto la tua vitalità e la forza di affrontare questa vita a forza di scodinzolate .
Si trova a Frosinone , si affida previo controlli pre e post affido solo a chi la verrà a prendere personalmente , preferibilmente al centro e nord Italia , vaccinata , sterilizzata e chippata , ha 1 anno di età , pesa 6 kg , una bimba fragile a cui prestare attenzione ma totalmente autonoma , la storia di Iris è segnata da tanta sofferenza ma deve avere obbligatoriamente un lieto fine".

L'esperienza, gli studi e i profondi mesi di riflessione, che il destino mi ha costretta a vivere qualche anno fa, mi hanno insegnato che nella vita nulla è per caso e c'è sempre un fine, perché qualcosa accade.

Dunque Iris non è stato un evento fortuito, ma un qualcosa di più e bisogna fare in modo che possa avere una famiglia.

Per questo vi chiedo - ancor più di quanto generalmente faccio - massima condivisione per lei, perchè è un cane speciale, che di sicuro saprà donare ancor più amore di quanto già generalmente gli animali riescono a fare.

Di seguito l'appello integrale scritto per Iris...


zooplus.it

"Iris ha avuto un incidente , un cavallo l'ha travolta in pieno, lei pesa solo 6 kg e quindi subito è caduta in coma , ha combattuto contro la morte per giorni poi con una cura di assorbimento hanno cercato di assorbire appunto del liquido che si era formato nel cervello , io non ci credevo ma invece dallo stato vegetale in cui era ridotta si è ripresa in una maniera quasi del tutto miracolosa , per me Iris è davvero un miracolo .

Autonoma completamente in tutto , socializza con tutti , adora correre e giocare , mangia come un leone e nessuno deve aiutarla per i bisogni , non necessita di essere sorvegliata 24 ore su 24 può anche stare sola 3/4 ore al giorno , e allora cosa ha Iris ????

Iris è fragile , avete presente una bambina down ?una bambina normalissima ma speciale, FRAGILE !


In che senso fragile ? Fragile perché non percepisce il pericolo come gli altri cani , alle volte quando si emoziona e scodinzola non coordina bene i movimenti delle zampe e cade in maniera al quanto buffa , ma ogni tanto anche perché ripeto ama correre .


È una cagnolina che va tenuta con un pizzico di riguardo in più degli altri , ecco tutto , ecco l'arcano , ora vediamo in quanto chiamano .

Iris si trova a Frosinone ,
per info Kiara 3426871070
oppure uadaonlusroma@outlook.it


Si affida previo controlli pre e post affido al centro e nord Italia .
Vaccinata , microchippata e sterilizzata
".




Sabrina Rosa


Nella giornata mondiale del gatto...tante fusa a tutti voi!


 


NELLA GIORNATA MONDIALE DEL GATTO TANTI AUGURI MICIOSI E TANTE FUSA DA TUTTI I MIEI PICCOLI AMICI A 4 ZAMPE E UNA CODA...










E CHE PER SEMPRE FUSA SIANO!


Sabrina Rosa



#aiutiamoadaiutare Ada e Devil cercano casa per uscire finalmente da quel cancello





Oggi vi voglio raccontare la storia di Ada e  Devil , due splendidi cagnoloni - proprio quelli che potete vedere nella foto contenute nell'articolo - da sempre rinchiusi e che ora davvero hanno bisogno di una casa.

Che di re della loro storia? entrambi sterilizzati, probabilmente Ada è la mamma e Devil il figlioletto. Due anime fuse insieme, particolarmente socievoli con le persone e anche con i gatti.


Vivono, però, in condizioni davvero poco dignitose e che richiedono una risposta urgente da parte di chi può dar loro uno spazio nella propria abitazione e tante, tantissime coccole!

Come sempre vi metto di seguito l'appello integrale, scritto da chi mi ha segnalato questa delicata situazione, che speriamo possa presto trovare un suo lieto fine:


"So già che dopo questo post penserete che siamo pazze....forse un po' è anche vero.
Ricordate Leila la cucciola di Pit recuperata qualche giorno fa..... Be' in quella casa ci sono anche loro due.
La nera è Ada 4 anni, sterilizzata.
L'altro è Devil il figlio ha 3 anni, sterilizzato.
Non possiamo lasciarli li..... Sosteneteci e non abbandonateci
Vivono con i gatti, ma reclusi in questo posto da sempre.
Vanno d'accordo con maschi e femmine.
Si affidano con controlli preaffido e firma modulo di adozione.
Per Info:
339,3798891
333,8238200
".
Che altro dire? Le foto raccontano da sole in che stato si trovano a vivere questi piccoli amici a 4 zampe...quindi ancora per una volta, se non si può adottare, massimo spazio alle condivisioni, fin quando l'appello non arriverà alla persona giusta che potrà adottarli!

Sabrina Rosa


lunedì 13 febbraio 2017

Veggie Planet Roma - Nuove conoscenze ed emozioni intense tra cucina vegan e testimonianze di attivisti



Proprio così. Il week end appena concluso ha segnato il passo.

Nel corso del Veggie Planet a Roma ho, infatti, avuto la possibilità di scoprire nuove ricette vegan, ma anche di tornare ad incontrare vecchi amici e di conoscerne di nuovi.

Per me ogni volta ascoltare le testimonianze di attivisti, che operano in modo del tutto volontario all'interno di allevamenti intensivi e di mattatoi o vedere i filmati, che sono frutto di mesi di investigazioni in questi angoli di mondo dimenticati dalla pietas e dalla compassione, è davvero dura.

Ormai anche solo incrociare lo sguardo di un maiale tra tanti cartelloni, che facevano da sfondo agli stand presenti alla manifestazione, è una sofferenza...riaffiorano scene di oltre venti anni fa vissute all'interno di un macello...le urla proprio di un maiale sono forti come allora....gli odori sembra che non si siano mai staccati dal cervello...le battute offensive di chi uccideva animali come niente fosse, dissacrando due volte così la loro dignità, sono sempre ferme là!
zooplus.it
Probabilmente è vero che quando si è stati all'inferno non si può mai più dimenticare!


Questa volta, però, parlare con alcune delle persone, che portano la loro testimonianza di quanto hanno vissuto nei macelli o negli allevamenti in Italia e non solo, è stato davvero confortante...una cosa che mi ha particolarmente colpito non solo delle loro parole, ma anche del loro non verbale è stato il senso di tranquillità e di pace che sanno emanare.

Sensazioni che - a prima vista - potrebbero essere abbastanza dicotomiche con le esperienze vissute.

E, invece, confrontandomi con loro mi si è rafforzata sempre più la convinzione che davvero è questa l'unica via per arrivare a qualcosa.

Non serve strillare o essere troppo aggressivi perché così non si fa altro che far chiudere chi si ha di fronte...bisogna piuttosto raccontare, far vedere, mostrare l'orrore e allora forse qualcosa può cambiare.

La rabbia genera rabbia e non sono le urla ad arrivare dritte al cuore, ma piuttosto alcuni sguardi...

Il mio ringraziamento va, quindi, in maniera particolare a Roberto di Essere Animali e a Marina Kodros di Animal Equality, con i quali ho parlato a lungo...ma alle loro testimonianze voglio dedicare uno spazio speciale nei prossimi giorni.

Per ora lascio qui la mia personale riflessione sul fatto che il mondo così come va ora porti in sé qualcosa di profondamente sbagliato.

Il sangue che cade sulla terra, trascinando via al suo interno dolore e sofferenza, non può diventare nutrimento per altre specie viventi, soprattutto quando questo non sarebbe assolutamente necessario, ma va a rappresentare più che altro una mera scelta culturale...se cultura la vogliamo chiamare ancora oggi! Ancor meno diviene, poi, concepibile l'uso di pellicce per ornarsi...e a quale prezzo?

Siamo evoluti e digitalizzati e poi cadiamo negli stessi stereotipi dei nostri predecessori del periodo della pietra...solo la tracotanza e l'alterigia sembra siano cresciute nei secoli, tutto il resto che fine ha fatto?

Se tornassimo ad accarezzare un agnellino o un vitello, ad osservare i conigli, che corrono liberi sui prati, e a seguire con lo sguardo il volo degli uccelli magari riaffiorerebbe in noi la nostra parte più animale, quella che siamo e che troppo spesso neghiamo.

E se provassimo?

Foto di Marco Baldi.

Sabrina Rosa






giovedì 9 febbraio 2017

Roma, dal 10 al 12 febbraio appuntamento al Veggie Planet dove lo stile di vita cruelty free trova un momento di grande condivisione



Il prossimo week end sarà, dunque, all'insegna del mondo vegan, dello stile di vita cruelty free e della voglia condivisa di poter credere che insieme si può vivere in modo diverso su questo pianeta.

L'appuntamento è, allora, al Veggie Planet, evento che durerà tre giorni e che si terrà in Via Tirso, 14, all'interno dello Spazio Eventi Tirso.

La manifestazione, ad ingresso gratuito, vedrà alternarsi momenti di showcooking vegan e di educazione alimentare - se così vogliamo definirla - ad altri di incontri e dibattiti con diversi esperti del mondo animale.

Si comincia, allora, domani alle 12.00 con la presentazione del libro  Pronto soccorso per cani e gatti (Edizioni Sonda) della Dott.ssa Michela Pettorali. Un testo che fonde insieme storie di vita vissuta con consigli tecnici, che Michela, da medico veterinario, mette a disposizione dei propri lettori.


Si prosegue alle 15.00 con il seminario tenuto dall'Avv. Alessandro Ricciuti e dalla Dott.ssa Annalisa Di Mauro di  Animal Law sulla delicata tematica Da oggetti a esseri senzienti: l'evoluzione del nostro rapporto con gli animali.


Sabato alle ore 15.00 sarà, poi, la volta di Essere Animali, associazione che da anni si occupa di investigazione all'interno di macelli e di allevamenti e che proietterà, in occasione del Veggie Planet, alcuni filmati realizzati in queste strutture.

Infine, domenica alle ore 15.00, Giulia Innocenzi presenterà il suo libro Tritacarne, scritto quale denuncia di quanto avviene negli allevamenti intensivi.

Saranno inoltre presenti con i loro stand anche altre associazioni del calibro di Animal Equality LAV.




Dunque tre giorni intensi, nel corso dei quali sarà possibile distruggere qualche pregiudizio - in primis l'idea diffusa che se sei vegano mangi solo insalatina e sei malaticcio - e costruire qualche certezza in più, soprattutto sullo sfruttamento animale nei macelli e non solo.

Come blog saremo presenti, sperando di riuscire ad incontrare più persone possibili e di scambiare con loro pareri, notizie ed informazioni utili.


Sabrina Rosa







martedì 7 febbraio 2017

#aiutiamoadaiutare - Appello, Lino in cerca di adozione...una casa per lui?



Alcuni giorni sembrano scorrere più tranquilli, altri, invece, sono un susseguirsi di appelli e di emergenze. Ecco, oggi sembra essere proprio una giornata appartenente al secondo gruppo.
Ho iniziato con 60 conigli, poi sono passata ad Elvis, che da ottobre ancora si trova senza una famiglia, per arrivare a Lino.
Lino è il cane, che vedete in foto o anche nel video, un simpatico meticcio, che ti entra immediatamente nel cuore.
Di lui non si sa molto, ma probabilmente apparteneva ad una famiglia...
zooplus.itVa d'accordo sia con cani che con gatti. E' anche sterilizzato e chiappato, insomma non gli manca proprio nulla, se non una famiglia.

Di seguito vi riporto - come sempre - l'appello integrale di Cristina, che se ne sta occupando:
"Lino è stato trovato zona La rustica, di notte.
È stato sterilizzato, chippato, sverminato e spulciato. Avrà circa 2 o 3 anni.
Pesa 20 kg. È una
 media taglia.
È un cane che ride sempre, buono, bravo non da fastidio a nessuno.
Va d'accordo con cani maschi, femmine, gatti.... Non tira al guinzaglio, fa i bisogni fuori casa.
...è adorabile io non so cosa si possa volere di più....
Aspettiamo la chiamata della sua mamma, ma solo se ha intenzione di amarlo e coccolarlo per tutta la sua vita
".
Chi fosse interessato può contattare il numero 339.3798891.


Sabrina Rosa




#aiutiamoadaiutare - Appello urgente, Elvis ancora in cerca di casa


- Elvis

Ed oggi voglio tornare a parlarvi di Elvis. Un nome importante per un cane che, da come mi dicono, è solare e socievole, dunque da mettere in primo piano proprio come il suo omonimo cantate.

Vi ricordate di lui? Il suo appello lo avevo già scritto ad ottobre 2016 e, da allora, di tempo ne è passato, ma Elvis è sempre in attesa di adozione.

Eppure, malgrado sia equilibrato, giovane, sverminato e sterilizzato, adatto a bambini e molto bravo sia con i suoi simili che con i gatti, Elvis ad oggi non è riuscito a trovare una famiglia.


zooplus.it



Perchè mai? Forse solo perché non è ancora arrivato sulla giusta bacheca, non ha incontrato il suo amico-umano speciale con il quale condividere il resto della propria esistenza. 

Quindi eccoci qui per dare di nuovo una mano.



Di seguito vi riporto l'appello che è stato redatto per lui dalle sue diverse zie, che ben lo conoscono e che da tempo si prodigano per trovargli una sistemazione. 

"Elvis è il cane dei sogni <3
una taglia media contenuta piena d'amore, un'intelligenza vivace con un comportamento equilibrato, 5 anni di maturità e l'animo di un cucciolone. 
Amante dei bambini e accanto a loro saggio come un nonno.
Elvis è sano, vaccinato, sverminato, castrato, chippato. 
Va d'accordo con cani sia maschi che femmine e di qualsiasi taglia ed è bravo con i gatti. 

In auto non ha problemi ed è rispettoso della casa.
Non si può volere di più da un cane e se pensi di poter meritare una così meravigliosa creatura CONTATTACI:
Adriana 3342915802
Emi 3889935654
Zina +39 331 689 2992
Mary 345 273 6079
Rita 339 847 3023
".


Scriviamo un ennesimo lieto fine anche per lui...credo proprio che sia tempo!

E che Elvis possa davvero finalmente ora trovare un divano, una ciotola sempre piena, una coperta calda e, soprattutto, infinito amore!


Sabrina Rosa


#aiutiamoadaiutare - Roma, 60 conigli sottratti a maltrattamento in cerca di casa

Ennesima emergenza per 60 conigli, che sono stati sottratti a maltrattamento a Roma e ora cercano casa.


Ad averli in affidamento l'associazione AAE onlus, che ha accolto questi piccoli amici a 4 zampe, scampati a morte certa all'interno di un allevamento posto sotto sequestro, a seguito delle pessime condizioni, in cui venivano costretti a vivere.

Purtroppo al momento l'ASL non ha le risorse economiche opportune per poter accogliere e provvedere ai coniglie e, di conseguenza, si cercano per loro famiglie, che vogliano adottarli ed amarli per sempre.

Di seguito il video che racconta cosa succede in questi inferni sparsi in tutto il mondo. A volte si chiamano allevamenti, altre privati, altre ancora negozi, solo la sostanza non cambia: il dolore degli animali!

Attenzione immagini forti!






Se qualcuno fosse interessato può inviare una mail all'indirizzo info@aaeonlus.org, specificando nell'oggetto "aiuto per 60 conigli Roma".

Sono i casi come questi in cui davvero anche una singola adozione fa la differenza. Quindi cerchiamo - come sempre - di aprire le nostre case e di dare una seconda possibilità a delle creature, che non hanno altra colpa se non quella di essersi trovati sfruttati in allevamento.

I conigli, per chi li conosce, sono animali socievoli, che chiedono tanto, ma sanno anche dare moltissimo amore. Provate e non ve ne pentirete!

Sabrina Rosa


lunedì 6 febbraio 2017

Una vita nelle nostre mani. Nuova campagna a favore della tutela dei conigli

Locandina realizzata da Ale Fix -


Ormai consolidata questa collaborazione tra associazioni, che si occupano a vario titolo di conigli, e i risultati sono sempre più evidenti.

Nel corso dei mesi, infatti, diverse le campagne e le tematiche affrontate. Il nuovo anno si apre, allora, con una riflessione sul tema delle adozioni, perché spesso dietro ad un'adozione c'è sì un abbandono, ma anche una cessione. 

Tutto ciò comporta davvero tanto lavoro per il volontariato, dunque vediamo più da vicino di cosa si tratta e come poter fare qualcosa di concreto.

A raccontarcelo Fabio Marcone, di cui vi riporto di seguito il suo articolo integrale, che ha deciso di pubblicare qui e che ovviamente non mi sono permessa di copiare da altra fonte!


«“Quando si valutano le richieste di adozione si pensa sempre ed esclusivamente al benessere del coniglio. Lo scopo è regalare una famiglia a un animale bisognoso... Non regalare una sterilizzazione e un vaccino a una famiglia che non vuole spendere per il veterinario.”

Raccogliamo l’invito di Anna Giussani, dell’associazione Il Prato dei Conigli Onlus, per descrivere una situazione che purtroppo abbiamo scoperto essere la stessa in tutta Italia. A questo proposito, abbiamo avuto un confronto interno con alcune delle più note associazioni nazionali, alcuni gruppi facebook frequentati da esperti del settore e diversi volontari scherzosamente denominati free lance (che di fatto danno supporto ed aiuto a tutto campo, senza appartenere ad un gruppo specifico), tutti soggetti conosciuti anche per le precedenti campagne informative Estate con noi e Non sono un regalo, non mi comprare:

·  Addestrare Conigli
·  amiCOniglio
·  Conigli & Co.
·  Conigliamo
·  Coniglietti genovesi
·  Coniglio codino a pon pon
·  Conosciamo e aiutiamo i conigli
·  Felici Zampe
·  Follow the Bunny
·  Gli Angeli di Giada

·  Help Coniglietti
·  Il Bianconiglio
·  Il mondo dei Conigli
·  Il prato dei conigli
·  La collina dei conigli
·  La tana di oreste
·  La voce dei Conigli
·  Le grandi Orecchie Onlus
·  Mondo Carota
·  Opera Animalia


La verità emersa è che le persone avanzano troppo spesso delle richieste di informazioni, supporto o ahimè di cessione, per i loro pelosetti, utilizzando delle modalità ritenute “non troppo indicate”.

L’approccio di chi scrive è morbido, poiché l’intento sarebbe quello di spiegare, di raggiungere tutti quelli che non hanno lo stesso punto di vista, senza voler per forza puntare il dito e rischiare di non riuscire a terminare il discorso.

Ma di fatto la situazione che andiamo a denunciare è quella di un’infinità di persone che si rivolgono alle associazioni, gruppi e volontari in generale, avanzando pretese, facendo minacce, criticando il modus operandi quando non lo si condivide.

I momenti in cui si ricevono tali “dimostrazioni di civiltà” sono principalmente due:

1. L’adozione di un nuovo animale
2. La necessità di liberarsi di un animale

L’ADOZIONE DI UN NUOVO ANIMALE

Con l’adozione, si pretende che animali, degli esseri senzienti, vengano spediti a scatola chiusa, sani, vaccinati, sterilizzati, a costo zero e soprattutto di corsa altrimenti si ricorre all’acquisto presso negozi o allevatori. Approfondiamo quindi quanto anticipato in premessa dalle parole di Anna: quando si lavora molte ore, come impone la società odierna, e si sceglie di dedicare il proprio tempo libero e le proprie risorse, alla cura e custodia di animali abbandonati, nel nostro caso di conigli, riteniamo un “diritto” il voler essere certi delle persone scelte per la vita futura dell’animale.

Tanti trovatelli infatti provengono proprio dalla condizione di essere non voluti e/o non ben gestiti, ed hanno quindi già pagato il prezzo che i precedenti proprietari hanno deciso di scaricare sulle loro piccole spalle. Altri provengono dall’abbandono, a volte chiusi nella gabbia e gettati così nei cassonetti…

In questi mesi di rapporto con tutto il gruppo, ci siamo resi conto che il modo di operare ed i cardini fondamentali delle proprie mission coincidono. E tra questi troviamo la disponibilità e la voglia di dedicare tempo alle persone che chiedono di adottare, sempre per il bene dei conigli, gestendo dei questionari e spostandosi con le proprie risorse (a volte anche per tanti km) per una visita pre adozione; il lavoro di dispensare conoscenze e documenti approvati da veterinari esperti in animali esotici, al fine di dare supporto all’umano e realizzare per l’animale il migliore inserimento in una nuova famiglia.

- Locandina realizzata da Ale Fix -
Relativamente all’aspetto economico, troppe persone spesso dimostrano da principio una bassa propensione alle spese per gli animali. 

Considerate che - lo scrivono mille volte l’anno tutti i membri di questa “rete di collaborazione!” – la gestione di un coniglio è piuttosto dispendiosa, prevede un veterinario esperto in animali esotici e almeno due controlli l’anno in caso di animale senza particolari problemi, prevede un’alimentazione corretta (argomento su cui più volte siamo tornati e non ci stancheremo mai di farlo perché pilastro fondamentale per una vita serena dell’animale), prevede vaccini e soprattutto la sterilizzazione. 

Spese che i volontari spesso sostengono da soli con le proprie forze, chiedendo-- come contributo solo una piccola parte all’adottante…

Non si può pretendere niente altro da loro, non può essere questo l’approccio. 

E non si possono biasimare le risposte che si ricevono se si pongono questioni “assurde”. Sarebbe più opportuno farsi prima qualche domanda:

Ø    Perché ho scelto l’adozione piuttosto che l’acquisto?
Ø    Sono stato sufficientemente paziente, concedendo loro il tempo di organizzarsi?
Ø    Ho capito veramente cosa questi volontari fanno per gli animali e come lo fanno?
Ø    E se si, mi sono chiesto se nel mio piccolo potrei fare almeno qualcosa per ringraziarli oltre che dare una nuova casa ad un trovatello?

Beh, quello di cui nessuno si rende conto, è proprio che i volontari non vogliono essere ringraziati, non avanzano nessun tipo di strana pretesa o concetto così assurdo, auspicano solamente il bene dei loro pelosetti, e questa è la loro unica ricompensa.

LA NECESSITÀ DI LIBERARSI DI UN ANIMALE

Altro momento cruciale nel rapporto tra persone e “conigliari” è il momento della cessione. Momento ahimè purtroppo frequente per una moltitudine di motivazioni. Dalle presunte allergie, all’acquisto di un cane o di altri predatori, al ricevimento di un regalo non gradito per finire con l’acquisto inconsapevole di un- animale senza prima conoscerne aspetti e peculiarità.


Due concetti meritano attenzione in premessa: per prima cosa l’acquisto di animali è un mercato in cui troppo spesso sono ignote provenienza e cura degli stessi, a loro discapito, perché venduti malati o mal governati, con corredo di consigli ed insegnamenti altrettanto errati. Per seconda cosa, ma non meno importante, i volontari non sono un servizio h 24 sovvenzionato dallo Stato che all’esigenza esegue recuperi o ritira animali non voluti in maniera istantanea.

E soprattutto: i volontari non sono a nostra disposizione in qualunque momento per risolvere il problema!!! Loro si occupano degli animali, non delle persone. E ne hanno già in numero sufficiente.

A prescindere dalla scelta fatta, o dal reale (o meno) impedimento che ci spinge a ricorrere ai volontari per gestire la cessione di un animale, l’approccio deve essere lo stesso! Non avanzare pretese, ma farsi delle domande:

Ø  Ho chiesto aiuto per verificare se i miei problemi con l’animale sono risolvibili? E nel caso ho dato il tempo e l’attenzione necessaria alle risposte ricevute dai volontari?
Ø  E se proprio non trovo soluzione, sono disponibile a provvedere secondo le loro indicazioni a badare al pelosetto e a concedere il tempo necessario per trovare una sistemazione?

zooplus.it
Si perché le sistemazioni vanno trovate e ci vuole tempo. Se non riesci a gestire un animale, immagina chi ne ha molti e deve preoccuparsi di far diminuire tale numero piuttosto che farlo aumentare!!!! Gestire animali è una missione, non una passione, per i volontari.


La passione è rendere consapevoli sempre più persone dei corretti comportamenti che l’argomento richiede, fino ad accompagnare chiunque ne faccia richiesta verso la gioia e gli insegnamenti che gli animali – tutti gli animali – quando sono amati in maniera corretta, sanno restituirci. Un amore incondizionato e molto profondo, che ci accompagnerà per tutto il percorso insieme a loro.


Con la speranza di aver dato spunto di riflessione al lettore, su come approcciarsi al volontario, una “specie” purtroppo sempre poco numerosa rispetto alle necessità, concludiamo ricordando che la soluzione a molti dei problemi che generano i comportamenti di cui sopra sta proprio nel contattare i volontari prima di iniziare a possedere animali, facendosi consigliare ed insegnare quanto necessario, evitando acquisti ed altre azioni dettate da impulsività o errate motivazioni, e magari dando anche un aiuto che non guasta mai!!! Già perché essere un volontario non significa essere avvolto in chissà quale trama… Provare per credere, si possono dedicare energie e tempo in attività, anche piccole, poche e sporadiche, tante gocce per salvare un mare di vite in attesa, da troppo tempo, a volte per tutto il loro tempo.».

Un grazie dal profondo del cuore va, allora, da parte mia a Fabio Marcone, per tutta la passione che mette in quello che fa. Ad Ale Fix perché le sue immagini parlano da sole dell'amore, che nutre per questi piccoli amici a 4 zampe. A tutte le associazioni, che collaborano in queste campagne, sia per il loro contributo, che è fondamentale, sia anche per questa modalità di scambio e di aiuto e supporto reciproco, che sta dando davvero incredibili risultati.

Ultima informazione: le locandine sono state realizzate in formato adatto per la stampa, per cui si chiede, ancora una volta, massima condivisione da parte di tutti nel divulgarle, appendendole negli ambulatori veterinari, nei negozi e dovunque possano essere utili per veicolare il messaggio.


Sabrina Rosa